Rimuovere le croci dalle vette delle montagne, monta la polemica: la posizione di Cai e la reazione di Salvini
"Il Cai vuole rimuovere le croci di vetta": questo il messaggio passato nel dibattito politico. In realtà le cose stanno in maniera un po' diversa
Eravamo abituati a chi voleva rimuovere i crocifissi dalle aule scolastiche e dagli uffici della pubblica amministrazione in nome della laicità dello Stato e nel rispetto del multiculturalismo. Ora la polemica sale di livello (in senso letterale) e si sposta sulle vette delle montagne.
- Croci di vetta: perché se ne parla
- Il commento di Matteo Salvini
- Daniela Santanché sulle croci di vetta
- Croci di vetta, la posizione del Cai
Croci di vetta: perché se ne parla
Si definiscono ‘croci di vetta’ e sono generalmente posizionate sulle cime dei monti che raggiungono almeno i 2mila metri.
Non si tratta però di una regola assoluta, dal momento che diverse croci di vetta possono essere trovate anche sulle colline.Fonte foto: ANSA
La polemica che riguarda le croci di vetta ha recentemente arroventato il dibattito politico.
Tutto è partito da un articolo pubblicato sul sito Lo Scarpone, portale del Club alpino italiano.
Nell’articolo intitolato “Croci di vetta: sbagliato rimuoverle, anacronistico istallarne di nuove” l’antropologo e scrittore Pietro Lacasella argomenta: “Ma la società attuale si può ancora rispecchiare nel simbolo della croce? Ha ancora senso innalzarne di nuove? Probabilmente la risposta è no”.
Il ragionamento ha automaticamente innescato le proteste di alcuni politici.
Il commento di Matteo Salvini
“Rispetto le idee di tutti, amo la montagna e penso che il Cai faccia un lavoro enorme per tutelarla e valorizzarla”, scrive il leghista Matteo Salvini su Facebook.
“Penso però che la proposta di ‘vietare’ il Crocifisso in montagna perché ‘divisivo e anacronistico’ sia una sciocchezza, senza cuore e senza senso, che nega la nostra Storia, la nostra cultura, il nostro passato e il nostro futuro”.
Daniela Santanché sulle croci di vetta
Fa eco la ministra del Turismo Daniela Santanché: “Resto basita dalla decisione del Cai di togliere le croci dalle vette delle montagne senza aver comunicato nulla al Ministero”.
“Non avrei mai accettato una simile decisione che va contro i nostri principi, la nostra cultura, l’identità del territorio, il suo rispetto. Un territorio si tutela fin dalle sue identità e le identità delle nostre comunità è fatta di simboli che custodiscono nel tempo la storia e valori. Invito il presidente del Cai a rivedere la sua decisione”.
Croci di vetta, la posizione del Cai
Il polverone ha spinto l’autore a scrivere un secondo articolo (“Croci di vetta: qual è la posizione del Cai?”) per ribadire la posizione di Cai:
In sintesi: “lasciare integre le croci esistenti, perché testimonianze significative di uno spaccato culturale” ma allo stesso tempo “evitare l’istallazione di nuovi simboli sulle cime”.
TAG:
