Polemica per il minuto di silenzio per Papa Francesco a scuola, denuncia al Ministero dell'Istruzione
Ha fatto discutere l'obbligo del minuto di silenzio nelle scuole per papa Francesco. Le proteste e l'annuncio di un'azione legale contro il Ministero
In alcune scuole italiane gli studenti sono stati obbligati a osservare un minuto di silenzio per la morte di papa Francesco, senza possibilità di astenersi. La vicenda ha prodotto diverse polemiche, con proteste da parte dell’Aduc (che ha preannunciato una denuncia per abuso di potere) e dall’Unione atei e agnostici.
- Papa Francesco, fa discutere il minuto di silenzio
- La denuncia del caso
- Le disposizioni per il lutto nazionale
Papa Francesco, fa discutere il minuto di silenzio
Rientrati in aula dopo le vacanze pasquali e il ponte del 25 aprile, diversi studenti si sono visti imporre un minuto di silenzio per la scomparsa di papa Francesco, senza possibilità di scelta.
L’episodio è accaduto lunedì 28 aprile in diverse scuole italiane ed è stato denunciato dall’Aduc, che annuncia azioni legali contro il ministero dell’Istruzione e del Merito, accusato di “abuso di potere” in seguito alla circolare che imponeva il raccoglimento in tutti gli istituti scolastici, il 26 aprile, giorno delle esequie, o alla ripresa delle lezioni.
Fonte foto: ANSA
Piazza San Pietro gremita per i funerali di Papa Francesco
In base a quanto è stato riportato dall’associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, chi ha tentato di opporsi all’iniziativa sarebbe stato rimproverato e invitato a partecipare per rispetto.
La denuncia del caso
“Da alcune notizie che ci sono pervenute, purtroppo è accaduto quanto non avremmo voluto accadesse: obbligo con nessuna possibilità di non ottemperarvi” ha sottolineato Vincenzo Donvito Maxia, presidente dell’Aduc.
“Questo nella scuola dove si può essere esentati dall’ora di religione cattolica” ha aggiunto il presidente.
Sulla questione del minuto di raccoglimento per la scomparsa del Papa è intervenuta anche l’Unione degli atei e degli agnostici, riportando altri esempi, come il lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi, per il quale non ci fu il minuto di silenzio.
In aggiunta è stato citato il momento di raccoglimento “spontaneo” osservato da numerosi istituti scolastici per l’assassinio di Giulia Cecchettin, pur senza proclamazione di lutto nazionale. “Un caso ben diverso dalla morte naturale, considerata l’età, di un capo religioso” è stato evidenziato.
Le disposizioni per il lutto nazionale
La circolare del Ministero, dando seguito alle indicazioni della Presidenza del Consiglio, stabiliva per sabato, giorno del funerale del Papa, l’obbligo di issare a mezz’asta le bandiere italiana ed europea su tutti gli edifici pubblici e di garantire che le cerimonie pubbliche si svolgessero in maniera sobria e rispettosa.
Inoltre era previsto un minuto di raccoglimento alle 10, da osservare in ogni scuola – dall’infanzia alle primarie, se aperte – o, in alternativa, al primo rientro scolastico successivo.
