Giorgia Meloni convince Donald Trump e i giornali Usa, ma sulla guerra tra Ucraina e Russia non c'è sintonia
Giorgia Meloni piace a Donald Trump e ai media americani, meno a quelli europei. E sulla guerra tra Russia e Ucraina restano distanze tra Italia e Usa
La visita di Giorgia Meloni a Donald Trump si è conclusa con un’ampia intesa sui temi economici e sull’asse atlantico, ma non senza divergenze. Il sostegno italiano all’Ucraina e il rapporto con Volodymyr Zelensky restano i punti più delicati. Nel frattempo, l’accoglienza della premier italiana negli Stati Uniti ha suscitato reazioni contrastanti tra i media internazionali.
- Giorgia Meloni da Donald Trump: il giudizio dei media
- Il nodo della guerra tra Russia e Ucraina
- Come è andato l'incontro a Washington
Giorgia Meloni da Donald Trump: il giudizio dei media
Il bilancio della visita di Meloni a Washington è stato accolto positivamente dalla stampa americana. Fox News ha elogiato il “profilo pragmatico e affidabile” della premier italiana, mentre Newsweek ha evidenziato il buon rapporto con Trump.
Un segnale esplicito è arrivato anche via social, con Meloni che ha rilanciato su X le parole del presidente Usa:
La risposta è diplomatica ma diretta: “Il legame con gli Stati Uniti sarà sempre forte”, scrive la premier.
Molto più cauti, invece, i commenti dalla stampa europea. In Francia, Le Monde e Libération hanno sottolineato il tentativo di Meloni di “ritagliarsi un ruolo guida in Europa” puntando a scalzare Emmanuel Macron.
El País, in Spagna, parla di un’operazione d’immagine destinata più al pubblico interno che a incidere davvero sugli equilibri internazionali.
Fonte foto: Getty Images
Giorgia Meloni e Donald Trump
Il nodo della guerra tra Russia e Ucraina
La dichiarazione congiunta firmata da Meloni e Trump conferma una forte collaborazione sui dossier economici e industriali. Si parla di “approccio condiviso in materia di energia, sicurezza e innovazione” e di “rafforzamento della cooperazione tra imprese strategiche italiane e statunitensi”.
Ma la distanza si sente quando si parla di Russia e Ucraina. Alla domanda di un giornalista sul presidente Zelensky, Meloni ha ribadito che “la Russia ha invaso l’Ucraina e che il sostegno all’autodifesa di Kiev resta fondamentale”.
Un’affermazione che non ha trovato eco nelle parole di Trump, da sempre più prudente – se non ambiguo – sul tema.
Secondo il Foglio, Meloni ha evitato qualunque forma di polemica diretta, ma il clima diplomatico sul fronte della guerra resta freddo. Anche nella nota finale non compare un riferimento esplicito alla linea italiana sul sostegno militare a Kiev, segno di un compromesso politico non del tutto condiviso.
Come è andato l’incontro a Washington
L’approfondimento di Pagella Politica mette in evidenza un aspetto chiave: l’incontro con Trump, seppur significativo a livello simbolico, non ha prodotto risultati concreti sul piano bilaterale.
Si è trattato, per ora, più di una operazione di posizionamento politico, utile per Meloni sia sul fronte internazionale che interno.
La premier italiana ha cercato di tenere insieme la fedeltà all’alleanza atlantica con un’apertura al possibile futuro presidente Usa, in un momento in cui i rapporti tra Europa e Washington potrebbero cambiare drasticamente. Ma la distanza su dossier centrali, come quello della guerra in Ucraina, resta ampia.
