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Mossa di Giorgia Meloni dopo lo scontro tra Trump e Zelensky: lo “sconcerto” e la proposta dell’Italia

La premier Giorgia Meloni ha commentato in tarda serata quanto accaduto tra Trump e Zelensky, proponendo un vertice tra Usa, Europa e alleati

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Lo scontro tra Zelensky e Trump nello studio ovale della Casa Bianca ha provocato la reazione dei leader europei, e anche Giorgia Meloni ha commentato l’accaduto. Rispetto alle nette prese di posizione al fianco dell’Ucraina, Meloni ha scelto una strada più cauta, invocando al più presto un vertice tra Paesi europei, Stati Uniti e alleati per “parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina”.

Trump-Zelensky, il primo commento di Antonio Tajani

Le voci provenienti da Palazzo Chigi parlano di una Giorgia Meloni spiazzata dalla durissima reprimenda di Donald Trump, in diretta video, nei confronti di Volodymyr Zelensky.

Dopo la prima dichiarazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani (“momento di grande tensione, bisogna tenere i nervi saldi”) intorno alle 22:20 di venerdì 28 febbraio arrivano le prime parole di Giorgia Meloni.

Mossa di Giorgia Meloni dopo lo scontro tra Trump e Zelensky

Lo scontro tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca

Meloni dopo lo scontro Trump-Zelensky: “Subito un vertice per fare chiarezza”

Come noto, tra i leader europei Giorgia Meloni è quella più vicina a Donald Trump (unica presente alla cerimonia di insediamento) e la volontà di mantenere questo ruolo privilegiato sembra trasparire anche dal commento sullo scontro alla Casa Bianca.

“È necessario un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro. È la proposta che l’Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore”, fa sapere Giorgia Meloni. La premier italiana aggiunge che “ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà”.

Ma nelle parole del presidente del Consiglio non c’è una chiara presa di posizione a fianco dell’Ucraina e del suo presidente. La linea italiana, quindi, è quella della prudenza e della ricerca della mediazione, nella consapevolezza che il rapporto privilegiato con Washington deve tenere conto degli obblighi nei confronti dell’Unione europea. Il tutto a poche ore dal vertice in programma a Londra con big europei e Regno Unito.

Le parole di Meloni e i messaggi degli altri leader a Zelensky

Gli altri leader europei, inclusi i vertici dell’Ue, si sono invece schierati in modo aperto al fianco dell’Ucraina e di Zelensky, maltrattato e rispedito a casa da Trump e dal suo vice Vance.

Il presidente francese Macron ha dichiarato che “se qualcuno gioca alla Terza Guerra Mondiale, il suo nome è Vladimir Putin”. Su X Ursula von der Leyen e Roberta Metsola, rispettivamente presidente della Commissione Ue e presidente del Parlamento europeo, hanno condiviso lo stesso messaggio: “Non sei mai solo, caro Presidente Zelensky. Continueremo a lavorare con voi per una pace giusta e duratura”.

Il primo ministro britannico Starmer ha ribadito l’impegno del Regno Unito al fianco dell’Ucraina, parlando di “sostegno collettivo incrollabile” e altri messaggi di aperto appoggio a Zelensky e all’Ucraina sono arrivati da Merz, probabile prossimo cancelliere tedesco, e da Kallas, alto rappresentato dell’Unione europea.

meloni-trump-zelensky Fonte foto: ANSA
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