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Fratello di Liliana Resinovich accusa Sebastiano Visintin, il possibile movente per l'omicidio della sorella

Per il fratello di Liliana Resinovich, il marito della donna Sebastiano Visintin "aveva un movente e si è contraddetto più volte": la rivelazione

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Secondo Sergio, il fratello di Liliana Resinovich, il marito della donna Sebastiano Visintin aveva un movente e si è contraddetto più volte. L’11 aprile l’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati in merito all’omicidio di sua moglie, scomparsa il 14 dicembre 2021.

I dubbi di Sergio su Sebastiano Visintin

Il corpo senza vita di Liliana Resinovich era stato trovato il 5 gennaio 2022 e, inizialmente, si era ipotizzato che la donna si fosse suicidata. Il fratello Sergio non ha mai creduto al suicidio e in questi anni non si è mai arreso alla possibilità che il caso fosse archiviato.

Due anni fa aveva depositato in Procura un atto in cui chiedeva che approfondimenti sul caso si estendessero a Sebastiano Visintin. Alla notizia che il marito di Liliana è indagato ha spiegato di non essere "mai contento del male altrui, ma auspicavo una svolta del genere. Ora l’inchiesta inizia davvero e ho fiducia negli investigatori".

In un’intervista a Il Messaggero, Sergio ha sottolineato che le affermazioni di Visintin sono spesso state "contraddittorie" e che l’uomo "abbia preso tempo prima di sporgere denuncia".

"Soprattutto secondo me ha un movente: non voleva perdere il controllo su di lei, né la stabilità economica che gli garantiva il rapporto", ha detto Resinovich.

Il fratello di Liliana ha raccontato che la sorella avrebbe voluto ricominciare una vita con Claudio Sterpin ma questo avrebbe messo nei guai Visintin dal punto di vista economico.

I presunti problemi economici di Visintin

"Tre giorni dopo la scomparsa mi ha telefonato (Visintin, ndr) – ha affermato Sergio – proponendomi di vederci al suo laboratorio di coltelli. Sale in auto e mi informa: Prendo 560 euro di pensione al mese, senza Lilly non riesco a vivere. Ma dico, prima della questione economica preoccupiamoci di ciò che può essere successo a mia sorella. Proprio quella sera ho parlato per la prima volta con Claudio, il giorno dopo sono stato a casa sua e mi ha raccontato della loro storia".

Alla domanda se il marito di Liliana gli avesse mai chiesto un sostegno economico, Sergio ha risposto di non aver mai ricevuto richieste di soldi "però mi ha riferito delle difficoltà a mantenersi".

"Senza il sostegno di mia sorella – ha aggiunto – avrebbe detto addio alla sua bella vita di viaggi, gite in bicicletta, saune e cene con gli amici. Per questo sostengo: indagate su di me, sulla mia famiglia, ma anche su Sebastiano e sulla cerchia di conoscenze. Ha partecipato a 200 trasmissioni televisive, ha raccontato di tutto creando apposta il caos per confondere le acque".

Poi Sergio ha parlato di un altro elemento: il ritrovamento del corpo. Secondo l’uomo, l’unico che aveva interesse a far scoprire il cadavere di Liliana era proprio il marito perché "in caso di morte presunta avrebbe dovuto attendere dieci anni per accedere ai conti e avere la pensione di reversibilità".

Omicidio Liliana Resinovich, il fratello accusa Visentin Fonte foto: ANSA
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