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Revoca della decadenza per Todde, la Procura chiede l'annullamento: i motivi e la richiesta sulla multa

La Governatrice della Sardegna Alessandra Todde è al centro delle polemiche per presunti errori nella rendicontazione delle spese elettorali del 2024

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La procura di Cagliari ha chiesto la revoca della decadenza per la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde. La Governatrice ha rischiato di lasciare la carica per presunti errori nella rendicontazione delle spese elettorali per la campagna del 2024 da parte del suo comitato.

Il procedimento

In quanto materia elettorale, la procura di Cagliari è parte in causa nel procedimento apertosi davanti al tribunale ordinario sul ricorso presentato dai legali della governatrice contro l’ordinanza ingiunzione emessa dal collegio regionale di garanzia della Corte d’Appello del capoluogo sardo.

Il collegio regionale di garanzia aveva contestato alla governatrice irregolarità nel rendiconto delle spese della campagna pentastellata per il voto del febbraio 2024, determinando non solo un’ordinanza-ingiunzione di decadenza al consiglio regionale ma anche una sanzione a carico della presidente di 40mila euro.

Alessandra ToddeFonte foto: ANSA

Alessandra Todde

Tra gli errori contestati, tra l’altro, anche il fatto di non aver nominato una persona responsabile (mandatario elettorale) per gestire i soldi della campagna e di aver pagato di tasca propria alcune spese, cosa che la legge vieta espressamente.

La richiesta di riduzione della sanzione

La richiesta di revoca della decadenza è stata depositata dai procuratori Guido Pani e Diana Lecca, che chiedono anche una riduzione della sanzione pecuniaria. 

Nelle conclusioni depositate, la Procura conferma che le dichiarazioni sulle spese presentate da Todde “non fossero regolari e presentassero alcuni profili di ambiguità, alcune carenze”. E dunque giustifica la sanzione pecuniaria chiedendo però al Tribunale di ridurla. Le violazioni, anche se vere, non sarebbero invece “sufficientemente gravi da poter decretare la decadenza” di Todde dalla sua carica di presidente della Regione Sardegna.

Anche l’avvocato Benedetto Ballero ha fatto sapere di aver chiesto di “confermare la sanzione pecuniaria nella misura inferiore che il collegio vorrà determinare”.

Il collegio, che aveva presentato opposizione al ricorso della presidente Todde, dovrà però ora essere ricostituito dopo che la presidente, Gemma Cucca, che era anche presidente della Corte d’Appello, è andata in pensione.

Il procedimento giudiziario è già stato avviato il 20 marzo con la prima udienza mentre è attesa per il 22 maggio la decisione del collegio della prima sezione civile del tribunale ordinario di Cagliari presieduto da Gaetano Savona.

Nell’udienza del 22 maggio i giudici decideranno anche della costituzione in giudizio per tutti i ricorsi, compreso quello dello stesso Collegio regionale di garanzia elettorale che si era opposto all’impugnazione di Todde.

I commenti del M5S

“Siamo sempre stati convinti della bontà dell’operato della presidente Alessandra Todde e il parere di oggi dà una ulteriore conferma di quanto abbiamo sempre creduto – si legge ancora nel comunicato del M5s sardo – La presidente continui a fare il suo lavoro, a testa alta come sempre ha fatto, e noi continueremo a difendere il buon governo della Sardegna. Nonostante qualcuno cerchi costantemente di ostacolare il lavoro della giunta, noi andiamo avanti per difendere i diritti dei sardi e della Sardegna”.

Alessandra Todde Fonte foto: ANSA
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