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La madre di Mark Samson dopo il femminicidio di Ilaria Sula, "sembrava un demonio, temevo mi facesse male"

La madre di Mark Samson racconta l'orrore dopo il femminicidio di Ilaria Sula: “Ho avuto paura di lui". La donna è indagata per occultamento di cadavere

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Nors Man Lapaz, madre di Mark Samson, ha raccontato agli inquirenti i momenti successivi al femminicidio di Ilaria Sula, la 22enne uccisa a coltellate il 26 marzo scorso a Roma. Davanti agli investigatori ha descritto il figlio in uno stato di agitazione estrema: “Sembrava un demonio”. La donna è indagata per concorso in occultamento di cadavere.

Il racconto choc della madre di Mark Samson

La faccia di Mark non era la sua”. Con queste parole Nors Man Lapaz, madre del 23enne accusato dell’omicidio di Ilaria Sula, ha iniziato il suo racconto agli inquirenti durante l’interrogatorio del 7 aprile.

Secondo il verbale riportato da Ansa, il figlio le avrebbe aperto la porta visibilmente alterato, tremante, ripetendo frasi confuse come: “Non ho dormito, non ho mangiato…”.

ilaria sula sapienzaFonte foto: IPA

Il ricordo di Ilaria Sula davanti alla Sapienza

La donna ha descritto il figlio come “rosso in viso, tremante, da far paura” e ha confessato di aver temuto per la propria incolumità: “Ho avuto paura che potesse fare del male anche a me”. Poi, l’ammissione più grave: “Ho aiutato mio figlio a pulire le macchie di sangue in casa”.

Le incongruenze sulla scena del femminicidio

Nel verbale, la madre di Mark Samson aggiunge un dettaglio che apre ulteriori interrogativi: dopo aver visto il corpo della ragazza a terra, avrebbe chiesto al figlio “cosa hai fatto?”. La risposta, in filippino, sarebbe stata: “Se non lo facevo io, ammazzavano me”, quasi a voler giustificare il gesto come un atto di autodifesa.

Questa versione, però, contrasta con quanto dichiarato da Samson nel suo primo interrogatorio, quando aveva affermato che la madre non era presente in casa durante l’aggressione.

Le celle telefoniche hanno però smentito questa ricostruzione, collocando lo smartphone della donna nell’appartamento di via Homs durante l’orario compatibile con l’omicidio.

Le ultime ore di Ilaria Sula secondo le indagini

Gli inquirenti sospettano che la madre del 23enne possa aver assistito all’aggressione o che, in alternativa, non abbia soccorso la vittima pur trovandosi in casa. L’autopsia non ha consentito di determinare con certezza l’orario del decesso, ma ha evidenziato segni di difesa sulle braccia di Ilaria Sula, compatibili con un tentativo di fuga o di reazione all’aggressione.

Durissime le parole della madre della vittima, Gezime Sula, nei confronti di Nors Man Lapaz: “Quella non è una madre. Una madre non aiuta a nascondere un cadavere. Non so che cuore ha”.

Anche il padre della ragazza ha smentito l’ipotesi secondo cui Ilaria sarebbe andata volontariamente a casa dell’ex fidanzato: “Non ci andava quando stavano insieme, figuriamoci dopo”.

madre-mark-samson-femminicidio-ilaria-sula Fonte foto: IG Mark Samson / Ilaria Sula
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