La Cina alza i dazi contro gli Usa fino al 125%, guerra commerciale tra gli "amici" Trump e Xi Jinping
La Cina ha imposto dazi al 125% su tutte le importazioni americane, in risposta alle tariffe doganali di Trump: è guerra commerciale
La Cina ha annunciato di aver alzato di altri 41 punti percentuali i dazi nei confronti delle merci importate dagli Stati Uniti, portandoli al 125%, in risposta alla decisione di Donald Trump di stabilire tariffe doganali al 145% sulle merci cinesi.
- La Cina risponde ancora agli Usa sui dazi
- La guerra commerciale tra Cina e Usa
- La Cina non ha paura, le dichiarazioni di Xi
- Crollano le Borse europee
La Cina risponde ancora agli Usa sui dazi
Continua la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Pechino ha deciso di portare i dazi sulle merci importate dagli Usa al 125% a partire da sabato 12 aprile. Si tratta di un rialzo di 41 punti percentuali rispetto alla tariffa precedente dell’84%.
Nella giornata di giovedì 10 aprile, gli Usa avevano chiarito di aver aumentato i dazi sulle importazioni cinesi al 145%, non al 125% come precedentemente dichiarato.
Fonte foto: ANSA
Questa precisazione ha causato la reazione di Pechino, che ha adeguato le proprie tariffe a quelle americane. Gli Stati Uniti hanno nel frattempo sospeso tutti i dazi reciproci agli altri Paesi del mondo.
La guerra commerciale tra Cina e Usa
Il botta e risposta tra Cina e Usa è soltanto l’ultimo capitolo di una guerra commerciale che dura dagli anni della prima amministrazione Trump. Ai tempi, Washington costrinse Pechino ad accettare un accordo per diminuire l’impatto che la concorrenza cinese aveva sulla manifattura americana.
L’amministrazione Biden ha continuato questa politica, prendendo di mira soprattutto le importazioni automobilistiche, per difendere le case americane che stavano tentando di entrare nel mercato elettrico, in cui la Cina è diventata molto forte in poco tempo.
Trump ha però alzato il tono dello scontro, pur continuando a definire il presidente cinese Xi Jinping suo “amico”. La situazione, però, è molto diversa dal 2018, quando impose per la prima volta i dazi alla Cina. Pechino ha assunto un atteggiamento molto meno collaborativo, viene da un grave rallentamento della propria economia e non vuole apparire debole.
La Cina non ha paura, le dichiarazioni di Xi
Proprio Xi Jinping ha parlato della guerra commerciale in corso con gli Stati Uniti a margine del proprio incontro a Pechino con il presidente della Spagna Pedro Sanchez.
“Non ci sono vincitori nelle guerre commerciali e andare contro il mondo porterà solo all’autoisolamento” ha dichiarato il leader del Partito comunista cinese.
“Per oltre 70 anni lo sviluppo cinese si è basato sull’autosufficienza e sul duro lavoro, mai sull’elemosina da parte di altri, e non ha paura di alcuna ingiusta repressione. Indipendentemente da come cambierà l’ambiente esterno, la Cina rimarrà fiduciosa e si concentrerà sulla gestione dei propri affari” ha concluso Xi.
Crollano le Borse europee
La notizia della risposta della Cina è stata diffusa quando le Borse asiatiche erano già chiuse, ma quelle europee erano aperte. Milano era partita in rialzo in mattinata, ma è crollata dell’1,5% in pochi minuti.
Stessa performance anche per il Cac 40 di Parigi, mentre il Dax di Francoforte ha sfiorato il -2%. Perde circa mezzo punto percentuale anche Londra, mentre l’euro si rafforza sul dollaro attestandosi a 1,1367 e i Treasury bond americani a 10 anni arrivano al 4,44% di resa.
Negli scambi precedenti all’apertura, i principali listini americani mostrano già una certa debolezza dopo la notizia. L’S&P 500 perde lo 0,4%, mentre il Nasdaq lo 0,34%.
