Giorgia Meloni attaccata dai boss sul 41-bis e l'ergastolo ostativo: chi sono i mafiosi intercettati
Giorgia Meloni nel mirino dei boss: attacchi sul 41-bis e l'ergastolo ostativo nelle intercettazioni dei mafiosi. La risposta della premier in un post
Negli ultimi giorni, alcune intercettazioni hanno rivelato attacchi da parte di esponenti mafiosi nei confronti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in relazione al 41-bis e all’ergastolo ostativo. I boss hanno criticato la linea dura del governo, ma la premier ha risposto ribadendo il proprio impegno nella lotta alla mafia.
- Le intercettazioni contro Giorgia Meloni
- Chi sono Salvatore Inzerillo e Filippo Filiberto
- La risposta della premier
- Le differenze tra 41-bis ed ergastolo ostativo
Le intercettazioni contro Giorgia Meloni
Sono emerse diversi attacchi nei confronti della premier Giorgia Meloni dalle intercettazioni effettuate dagli investigatori della Squadra mobile di Palermo e della Sisco sulla mafia palermitana.
Le conversazioni captate dagli inquirenti (e pubblicate da La Repubblica) hanno rivelato le preoccupazioni dei boss per le politiche restrittive del governo con diversi esponenti mafiosi che hanno espresso il loro malcontento per il mantenimento del carcere duro e per la rigidità delle norme sull’ergastolo ostativo, che impedisce ai condannati per reati di mafia di accedere a benefici penitenziari.
Fonte foto: ANSA
Tra i mafiosi intercettati ci sono Salvatore Inzerillo e Filippo Filiberto, due esponenti di spicco della criminalità organizzata siciliana. Proprio quest’ultimo, parlando della premier, l’ha definita “una disonorata fascista che non è altro”, lamentandosi poi del mantenimento del 41-bis.
Chi sono Salvatore Inzerillo e Filippo Filiberto
Salvatore Inzerillo è un nome noto nel panorama mafioso siciliano. Appartenente alla storica famiglia Inzerillo, legata a Cosa Nostra, è stato coinvolto in numerose attività criminali, tra cui traffico di droga ed estorsioni.
Anche Filippo Filiberto è un esponente della criminalità organizzata palermitana, conosciuto principalmente per i suoi precedenti per traffico di droga.
La risposta della premier
La risposta di Giorgia Meloni è arrivata via social, con un post nel quale ha chiarito di aver “letto le intercettazioni pubblicate da La Repubblica, in cui alcuni boss si scagliano contro di me e il Governo italiano per non aver allentato il carcere duro ai mafiosi. Un’ulteriore conferma che siamo sulla strada giusta”.
“Il nostro impegno nella lotta alla mafia è totale – continua la premier – Il 41 bis e l’ergastolo ostativo restano capisaldi imprescindibili. Nessun cedimento alla criminalità organizzata finché saremo noi a governare l’Italia”.
Le differenze tra 41-bis ed ergastolo ostativo
Il 41-bis e l’ergastolo ostativo sono due strumenti distinti ma complementari nella lotta alla criminalità organizzata. Il primo è un regime carcerario speciale che impone misure restrittive ai detenuti (come isolamento, controllo della corrispondenza e limitazioni nelle visite) per reati gravi, come mafia e terrorismo, per impedire loro di mantenere contatti con l’esterno.
L’ergastolo ostativo, invece, esclude benefici penitenziari come la libertà condizionale per i condannati per mafia, a meno che non collaborino con la giustizia. La differenza principale è che il 41-bis regola il trattamento carcerario, mentre l’ergastolo ostativo riguarda l’accesso ai benefici di pena.
