Dazi sospesi per 90 giorni ma non per la Cina che è tartassata al 125%, qual è il vero obiettivo di Trump
Niente dazi per nessuno, tranne che per la Cina: questa la decisione di Trump, che ha sospeso per 90 giorni le tariffe doganali
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una sospensione di 90 giorni per tutti i dazi superiori al 10%, esclusi quelli alla Cina, l’unico Stato che ha deciso di attuare contromisure immediate: per Pechino rimangono tariffe doganali del 125% sulle esportazioni negli Usa.
- Trump ci ripensa sui dazi
- La Borsa americana rimbalza dopo l'annuncio
- Cosa vuole ottenere Trump con i dazi
Trump ci ripensa sui dazi
Retromarcia totale di Trump sui dazi. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato una sospensione di 90 giorni delle tariffe doganali reciproche che aveva annunciato lo scorso 2 aprile e che erano entrate in vigore da circa 14 ore. Rimarranno solo quelle al 10% su tutte le importazioni.
L’unica eccezione a questa sospensione è la Cina. Pechino ha reagito immediatamente, aumentando all’84% i propri dazi sulle importazioni americane. In risposta, gli Usa hanno portato le tariffe doganali contro la Cina a un totale del 125%, sommando quelle imposte da Biden e da Trump.
Fonte foto: ANSA
Trump ha dichiarato che la sospensione vale per tutti i Paesi che non hanno reagito nelle poche ore in cui i dazi sono stati in vigore. L’Ue ha annunciato oggi alcune ritorsioni, ma erano legate ai precedenti dazi su acciaio e alluminio, e non a quelli reciproci.
La Borsa americana rimbalza dopo l’annuncio
Gli indici principali della Borsa americana hanno recuperato buona parte del valore perduto negli ultimi giorni a causa degli annunci sui dazi, dopo pochi minuti dall’annuncio della sospensione dei dazi.
L’indice Nasdaq è cresciuto di quasi il 10%, il Dow Jones del 6,71% e l’S&P 500, l’indice di Borsa che include le 500 società americane di maggior valore, dell’8% circa.
La notizia arriva dopo una giornata molto difficile per i mercati europei e asiatici, che reagiranno alla notizia soltanto nella mattinata del 10 aprile.
Cosa vuole ottenere Trump con i dazi
L’imposizione indiscriminata di dazi doganali sarebbe, secondo alcuni analisti, più una strategia diplomatica che economica. L’amministrazione americana non vorrebbe ricostruire l’industria Usa in ogni settore, ma soltanto ottenere accordi commerciali più vantaggiosi.
Per farlo, invece di offrire vantaggi reciproci come normalmente è prassi fare in questi casi, e come è avvenuto con il trattato di libero scambio recentemente firmato dall’Ue con il Mercosur, Trump ha deciso di usare le minacce.
Il rischio di questa strategia è che un Paese decida di non prestarsi al gioco, come è avvenuto con la Cina. Pechino ha deciso di reagire e ora tra le due più grandi potenze economiche mondiali si prospetta una guerra commerciale che potrebbe danneggiare entrambe.
