Cina accerchia Taiwan con 21 navi da guerra e 71 aerei militari, il segnale di Pechino a Donald Trump
Manovre di guerra della Cina attorno a Taiwan: l'esercito di Pechino ha intensificato le esercitazioni militari accerchiando l'isola, come "punizione"
La Cina stringe l’assedio attorno a Taiwan e manda un messaggio alla Casa Bianca. Il governo di Pechino ha potenziato le esercitazioni militari intorno all’isola lanciando una manovra di accerchiamento con 21 navi da guerra e 71 aerei militari come punizione per le provocazioni indipendentiste di Taipei, ma anche come segnale per il segretario della Difesa Usa, Pete Hegseth, che nella sua prima visita in Asia ha promesso di contrastare “l’aggressione della Cina”.
Le manovre militari della Cina
Con un comunicato il Comando del teatro orientale dell’esercito cinese ha dichiarato che durante le esercitazioni le forze armate si avvicineranno a Taiwan da più direzioni, per effettuare addestramenti su “attacchi di precisione multidirezionali“, controlli e blocchi di aree e rotte in mare, oltre ad assalti contro obiettivi marittimi e terrestri.
“Si tratta di un severo avvertimento – si legge – e di un forte deterrente contro le forze separatiste di ‘Indipendenza di Taiwan’, ed è un’azione legittima e necessaria per salvaguardare la sovranità e l’unità nazionale della Cina”.
Le minacce di guerra
“L’indipendenza di Taiwan significa guerra e promuovere l’indipendenza di Taiwan significa spingere il popolo di Taiwan in una pericolosa situazione di conflitto armato“, ha affermato in una dichiarazione Zhu Fenglian, portavoce dell’Ufficio per gli affari dell’isola.
Commentando le esercitazioni militari, la funzionaria del partito comunista cinese ha citato il presidente taiwanese Lai Ching-te che in un discorso del 13 marzo aveva dichiarato la Cina una “forza straniera ostile“.
Il capo di Stato aveva annunciato in quell’occasione 17 misure di sicurezza contro Pechino, per contrastare la sovversione e gli atti di spionaggio cinese nell’isola.
La condanna di Taiwan
Le autorità di Taipei hanno condannato le manovre militari della Cina, definite “sconsiderate” e “irresponsabili”. Secondo quanto riportato dal ministero della Difesa di Taiwan, attorno all’isola sono state segnalate 21 navi della marina dell’Esercito popolare di liberazione, compresa la portaerei Shandong, e 71 aerei militari cinesi.
“È avvenuto senza giustificazione, viola le leggi internazionali ed è totalmente inaccettabile. Le democrazie devono condannare la Cina per essere un piantagrane”, ha affermato in un post sulla piattaforma X il segretario generale del Consiglio di sicurezza nazionale di Taiwan, Joseph Wu.
Il segnale a Donald Trump
Secondo gli analisti politici, Pechino non avrebbe intenzione di lanciare l’offensiva definitiva su Taiwan, ma di aumentare la pressione sull’isola, anche in risposta alle recenti dichiarazioni dell’amministrazione Trump.
Durante il suo primo viaggio in Asia come segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth ha promesso di rafforzare l’alleanza militare degli Stati Uniti con le Filippine per “ristabilire la deterrenza” e contrastare “l’aggressione della Cina” nella regione indo-pacifica, definendo il Giappone un “partner indispensabile per scoraggiare l’aggressione militare comunista cinese”, anche attraverso lo Stretto di Taiwan.
