Brian Molko dei Placebo a processo per gli insulti a Meloni al concerto di Torino: "Pezzo di m**** nazista"
Brian Molko dei Placebo andrà a processo per vilipendio dopo i pesanti insulti alla premier Giorgia Meloni durante un concerto a Torino
Brian Molko, frontman dei Placebo, dovrà affrontare un processo in Italia per le parole pronunciate contro la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante un concerto a Torino nel luglio 2023. L’artista aveva definito la premier “fascista” e “nazista”, scatenando polemiche e l’intervento della magistratura. Il ministero della Giustizia ha dato il via libera al procedimento per vilipendio delle istituzioni, reato che prevede una sanzione pecuniaria.
- Insulti a Meloni, Brian Molko a processo
- La difesa del frontman dei Placebo
- Il caso Molko a Sanremo 2001
Insulti a Meloni, Brian Molko a processo
Secondo quanto riportato dall’Ansa, la Procura di Torino ha richiesto un’autorizzazione speciale al Ministero della Giustizia per poter procedere legalmente contro Brian Molko.
L’episodio risale all’11 luglio 2023, quando il cantante, durante un concerto del Sonic Park di Stupinigi, si era rivolto al pubblico italiano con parole pesanti contro Giorgia Meloni, definendola “pezzo di m****, fascista, razzista, nazista”.
Fonte foto: IPA
Brian Molko, frontman dei Placebo
Dopo aver invitato i fan a vivere l’esperienza del concerto senza smartphone, Molko si era lanciato in un attacco verbale contro la premier. Il discorso del cantante, che aveva anche toccato il tema dei diritti delle minoranze e delle coppie omosessuali, è stato ripreso da numerosi spettatori e ha subito fatto il giro del web.
Le forze dell’ordine, presenti all’evento, hanno segnalato l’accaduto alla Procura di Torino, che ha aperto un’indagine per vilipendio delle istituzioni e diffamazione.
La difesa del frontman dei Placebo
Brian Molko rischia ora una multa fino a 5.000 euro, come previsto dall’articolo 290 del Codice Penale per il reato di vilipendio della Repubblica e delle Istituzioni. Inoltre, la premier Giorgia Meloni, attraverso un avvocato di Vercelli, ha presentato una querela per diffamazione, aggravando la posizione giudiziaria del cantante.
La Procura ha dovuto attendere l’esito di una rogatoria internazionale per individuare l’esatto domicilio dell’artista a Londra e notificargli formalmente gli atti del procedimento.
Al momento, né Molko né il suo entourage hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla vicenda. L’unica reazione del frontman dei Placebo è stata un post criptico sui social, in cui ha condiviso il testo di una delle sue canzoni più celebri, Every You Every Me, senza ulteriori commenti.
Il caso Molko a Sanremo 2001
L’episodio ha avuto un forte impatto mediatico e politico. Alcuni esponenti del centrodestra avevano chiesto l’annullamento dei concerti italiani dei Placebo, mentre altri avevano invocato il blocco del cachet previsto per la band. Dall’altra parte, il mondo dello spettacolo e della musica ha difeso Molko, parlando di libertà di espressione e diritto alla critica.
Non è la prima volta che Brian Molko si rende protagonista di episodi controversi in Italia. Nel 2001, durante un’esibizione al Festival di Sanremo, aveva spaccato la chitarra contro un amplificatore, venendo fischiato dal pubblico dell’Ariston. Anche allora, il gesto aveva suscitato polemiche e critiche da parte dei media italiani.
