Salvatore Calvaruso confessa i tre omicidi a Monreale, ma poi non risponde: dichiarazioni non utilizzabili
Il 19enne Salvatore Calvaruso ha confessato di aver sparato a Monreale durante la rissa in cui tre persone sono morte e altre due sono rimaste ferite
Il 19enne dello Zen di Palermo Salvatore Calvaruso ha confessato di aver aperto il fuoco durante la rissa a scoppiata a Monreale, in cui hanno perso la vita tre persone e sono rimaste ferite altre due. Poi, però, il giovane, accusato di strage e detenzione illegale di arma, si è rifiutato di rispondere davanti al magistrato. Le sue dichiarazioni sono pertanto inutilizzabili.
- Cosa è successo a Monreale
- Salvatore Calvaruso ha confessato di aver sparato a Monreale
- L'appello del papà di Andrea Miceli, tra le vittime della strage di Monreale
Cosa è successo a Monreale
Nella notte tra sabato e domenica, tre persone sono morte e altre due sono rimaste ferite a Monreale nel corso di una rissa in cui sono stati esplosi 18 colpi di pistola. La lite, in base alla ricostruzione dei fatti riportata da La Repubblica, sarebbe esplosa per un rimprovero legato al modo di guidare di un gruppo di ragazzi.
Le tre persone decedute sono Massimo Pirozzo, di 26 anni, Salvatore Turdo, di 24 anni, e il cugino Andrea Miceli, di 26 anni.
Fonte foto: ANSA
Il luogo dove è avvenuta la strage a Monreale, nel Palermitano.
Salvatore Calvaruso ha confessato di aver sparato a Monreale
I carabinieri hanno eseguito un provvedimento di fermo disposto dalla Procura nei confronti di un 19enne del quartiere Zen di Palermo, Salvatore Calvaruso.
Il giovane, davanti ai carabinieri, ha confessato: “Sono stato io a sparare a Monreale”. Poi, però, quando è arrivato il magistrato per l’interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere (per questo, sottolinea l’agenzia ANSA, le sue dichiarazioni sono inutilizzabili).
La Procura non avrebbe dubbi sulle responsabilità di Salvatore Calvaruso, accusato di strage e di detenzione illegale di arma. Gli inquirenti starebbero cercando, però, almeno altri quattro complici.
In merito alla posizione di Calvaruso, i magistrati della Procura diretta da Maurizio de Lucia hanno riferito che “le dichiarazioni autoaccusatorie rese dall’indagato appaiono pienamente riscontrate dal contenuto dei filmati di videosorveglianza” degli esercizi commerciali della zona. Nel provvedimento si legge anche che “di assoluta rilevanza sono le dichiarazioni di un altro testimone”.
Si tratterebbe, si legge su La Repubblica, di un amico di Calvaruso, che ha raccontato di aver prestato il suo scooter all’indagato sabato sera: “All’una e mezza si è presentato a casa mia dicendo che dovevo denunciare il furto della moto in quanto aveva combinato un macello”.
L’appello del papà di Andrea Miceli, tra le vittime della strage di Monreale
Prima della notizia del fermo di Salvatore Calvaruso e della sua confessione, Giacomo Miceli, papà di Andrea Miceli, tra le vittime della strage di Monreale, aveva lanciato un appello dalle pagine di La Repubblica.
Miceli aveva detto: “Voglio chiedere ai genitori di chi ha ammazzato come un cane 3 ragazzi con una vita davanti: convincete i vostri figli e i loro complici a costituirsi. Mi hanno tolto un figlio e un nipote. Non rivedrò più i loro sorrisi per colpa anche vostra che non siete riusciti a educarli”.
Il papà di Andrea ha poi aggiunto: “Vi chiedo un gesto per rendere giustizia ad Andrea, Salvatore e Massimo”.
