Andrea Miceli ucciso a Monreale, la rabbia del papà Giacomo: "Chiedo giustizia o me la farò da solo"
Il padre di una delle vittime della strage di Monreale chiede giustizia dopo la morte del figlio, avvenuta in ospedale
Per la prima volta dalla strage di Monreale parla il padre di una delle vittime, Andrea Miceli, che faceva parte del gruppo che ha provato a fermare i giovani che hanno poi sparato: l’uomo ha chiesto giustizia per il figlio fuori dall’ospedale dove era stato ricoverato prima di morire.
- Le parole del padre di Andrea Miceli
- La ricostruzione della strage di Monreale
- Il giovane fermato accusato di aver sparato
Le parole del padre di Andrea Miceli
Il padre di Andrea Miceli, uno dei tre giovani morti a causa dei proiettili sparati da un gruppo di adolescenti a Monreale, poco fuori Palermo, nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile, ha parlato dell’accaduto.
Giacomo Miceli, il padre del ragazzo, ha risposto alle domande dei giornalisti fuori dall’ospedale dove è morto Andrea: “Chiedo giustizia per mio figlio. La pretendo da questo Stato. Per lui e per gli altri ragazzi morti. La mia vita è finita ieri. O verrà fatta giustizia o me la farò io da solo” ha detto.
Fonte foto: ANSA
Andrea Miceli faceva parte del gruppo che ha rimproverato gli adolescenti che avrebbero poi sparato. Aveva 26 anni.
La ricostruzione della strage di Monreale
Nella serata di sabato 26 aprile un gruppo di adolescenti ha attraversato più volte in motorino la via principale di Monreale, comune poco lontano da Palermo.
A quell’ora la zona era affollata, soprattutto dai giovani che frequentano i bar della zona. Un gruppo di ventenni ha rimproverato i ragazzi, chiedendo loro di fare più attenzione e di rallentare.
A quel punto sarebbe scoppiata una rissa che avrebbe coinvolto diverse persone. In questo contesto qualcuno del gruppo degli adolescenti avrebbe sparato, colpendo Miceli, Salvatore Turno, 23 anni amico della prima vittima, e Massimo Pirozzo, che passava per caso in zona.
Il giovane fermato accusato di aver sparato
Domenica 27 un 19enne, Salvatore Calvaruso, si è presentato dai carabinieri per denunciare il furto di uno dei motorini utilizzati dai ragazzi ritenuti responsabili della strage di Monreale.
I militari si sono insospettiti e hanno trattenuto il ragazzo, facendogli alcune domande. Il giovane avrebbe in poco tempo confessato di essere stato lui a sparare.
È stato trasferito nel carcere Pagliarelli di Palermo con le accuse di strage, porto d’armi abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco.
