Autopsia di Ilaria Sula morta per choc emorragico, Mark Samson l'ha uccisa con tre coltellate
Ilaria Sula è morta per uno choc emorragico dopo essere stata accoltellata tre volte da Mark Samson, reo confesso. Cosa dice l'autopsia
Morta per choc emorragico dopo essere stata colpita con tre coltellate. Sono i primi dettagli che emergono dall’autopsia condotta sul corpo di Ilaria Sula, la studentessa 22enne uccisa a Roma. L’ex fidanzato Mark Samson ha confessato il femminicidio. Secondo le indiscrezioni il 23enne l’avrebbe colpita al collo.
- L'autopsia sul corpo di Ilaria Sula
- Il ruolo dei genitori di Mark Samson
- Il corpo nascosto in casa per 20 ore?
L’autopsia sul corpo di Ilaria Sula
L’indiscrezione arriva dall’Ansa. Secondo l’agenzia, l’autopsia condotta sul corpo di Ilaria Sula dimostrerebbe quanto riferito da Mark Samson nella notte tra il 1° e il 2 aprile, quando l’ex fidanzato della vittima ha confessato di aver ucciso la ragazza.
Secondo l’esame autoptico la 22enne sarebbe morta per choc emorragico dopo essere stata colpita con tre coltellate al collo. Dopo l’omicidio, come noto, Mark Samson ha nascosto il corpo della vittima in una valigia per poi abbandonarlo in un dirupo all’altezza di Capranica Prenestina, a circa 40 km dal quadrante sud-est della Capitale.
Fonte foto: ANSA
Per il momento i tasselli che potrebbero ricostruire gli ultimi atti di vita della giovane studentessa sono ancora sparpagliati sul tavolo degli inquirenti. Non è noto, ad esempio, il movente che ha portato al delitto né sono chiare le dinamiche del femminicidio.
Secondo il sopralluogo effettuato nella serata di mercoledì 2 aprile dalla squadra mobile, l’omicidio si sarebbe consumato nella camera da letto di Mark Samson all’interno dell’abitazione di via Homs numero 8, dove il reo confesso viveva con i genitori.
Il ruolo dei genitori di Mark Samson
Giovedì 3 aprile – scrive Ansa – i genitori avrebbero confermato che nel momento in cui Ilaria Sula veniva uccisa erano presenti entrambi. Gli inquirenti, ora, intendono capire se la coppia abbia avuto un ruolo nella vicenda, e nell’esecuzione del delitto e nella fase di occultamento del corpo all’interno della valigia, ma anche nelle operazioni di pulizia dell’abitazione.
Per il momento il padre e la madre del 23enne non risultano indagati. All’interno della casa la squadra mobile ha inoltre rilevato un coltello che, per ora, non sembra stato utilizzato per l’azione delittuosa. Samson, infatti, ha detto di aver gettato l’arma del delitto in un cassonetto. Allo stesso tempo si cerca il cellulare di Ilaria Sula, che il reo confesso ha detto di aver gettato in un tombino dopo essersi liberato del corpo.
Il corpo nascosto in casa per 20 ore?
L’ultima traccia di Ilaria Sula in vita risale alle 21:30 del 25 marzo, quando la 22enne studentessa a La Sapienza ha lasciato l’appartamento di San Lorenzo in cui viveva con tre coinquiline, anch’esse studentesse fuori sede. Contestualmente – aggiunge Ansa – la ragazza ha inviato un messaggio vocale a qualcuno. Da quel momento si apre un buco temporale di almeno 22 ore.
Ipotizzando uno spostamento con i mezzi, Ilaria potrebbe aver raggiunto via Homs 8 intorno alle 22:30, dopodiché sarebbe stata uccisa. Secondo i rilievi degli inquirenti, tuttavia, Mark Samson non sarebbe partito subito alla volta di Capranica per liberarsi del corpo: un autovelox installato nel territorio di Poli (Roma), a circa 500 metri dal dirupo in cui è stato abbandonato il cadavere, ha rilevato la targa della sua auto alle 18 del 26 marzo, almeno 20 ore dopo l’arrivo di Ilaria Sula nell’abitazione dei Samson.
Ciò lascia intendere che il reo confesso potrebbe aver tenuto il cadavere in casa almeno fino alle 17 – la distanza tra via Homs e Poli richiede almeno un’ora di percorrenza – del giorno successivo all’omicidio. Le indagini restano comunque in divenire.
