Papa Francesco è morto, cosa succede ora con l'inizio di una fase di transizione
Con la morte di Papa Francesco, la Chiesa Cattolica entra in fase di transizione, nota come Sede Vacante, in attesa dell’elezione del nuovo Pontefice
La morte di Papa Francesco porta la Chiesa Cattolica in una fase di transizione in attesa del Conclave che nominerà il nuovo pontefice. Questo periodo è anche noto come Sede Vacante.
- Cosa succede dopo la morte del Papa
- I prossimi passi dopo l'annuncio della morte del Papa
- I funerali di Papa Francesco
- Il Conclave
Cosa succede dopo la morte del Papa
La fase di transizione è regolata da precise norme e tradizioni, stabilite dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis promulgata da Giovanni Paolo II nel 1996 e aggiornate da Benedetto XVI.
A constatare il decesso del Papa, alla presenza del Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie dei Prelati Chierici e del Segretario e Cancelliere della stessa Camera Apostolica, è il Camerlengo che compila anche il documento o atto autentico di morte.
Fonte foto: ANSA
Alcuni cardinali a San Pietro
Il Camerlengo si occupa anche delle procedure relative all’appartamento papale che viene sigillato. In questo caso, è quello di Casa Santa Marta dove ha vissuto Papa Francesco.
Inoltre è compito del Camerlengo, in periodo di Sede Vacante, curare e amministrare i beni e i diritti temporali della Santa Sede, con l’aiuto dei tre Cardinali Assistenti, premesso, una volta per le questioni meno importanti, e tutte le volte per quelle più gravi, il voto del Collegio dei Cardinali.
I prossimi passi dopo l’annuncio della morte del Papa
I passi ufficiali, dopo l’annuncio del decesso di Papa Francesco, sono ben precisi.
Si inizia con l’accertamento ufficiale della morte che il Cardinale Camerlengo verifica secondo un’antica formula tradizionale e, in presenza di testimoni, dichiara ufficialmente la Sede Vacante.
A questo segue il sigillo degli appartamenti papali e del suo ufficio, impedendo qualsiasi accesso fino all’elezione del successore.
Poi avviene la convocazione del Collegio dei Cardinali che si riuniscono nelle Congregazioni Generali per gestire la Chiesa durante la transizione e organizzare il Conclave.
La notizia della morte di Papa Francesco viene comunicata ufficialmente dalla Sala Stampa Vaticana e le campane di San Pietro suonano a lutto.
Il Pontefice viene infine sepolto nei giorni successivi alla sua morte, solitamente all’interno della Basilica di San Pietro o in un luogo di sua scelta.
I funerali di Papa Francesco
Papa Francesco aveva espresso il desiderio di essere sepolto nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e non nella Basilica di San Pietro e di recente aveva cambiato le norme che regolano i funerali del Papa.
Tra le novità introdotte con la seconda edizione tipica dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, approvata il 29 aprile 2024, la constatazione della morte non avviene più nella camera del defunto ma nella cappella.
Segue la deposizione immediata dentro la bara, l’esposizione alla venerazione dei fedeli del corpo del Papa, già dentro la bara aperta. Bergoglio aveva poi voluto eliminare le tradizionali tre bare di cipresso, piombo e rovere.
Il processo di semplificazione voluto da Papa Francesco ha riguardato anche i “Novendiali”, le messe di suffragio celebrate nei nove giorni successivi al funerale. Anche qui uno snellimento, con il rituale aggiornato che prevede per i nove giorni tre formulari di preghiere a scelta, anziché quattro.
Il funerale è celebrato dal cardinale decano, ruolo rivestito ora dal cardinale Giovanni Battista Re che proprio pochi giorni fa era stato prorogato da Bergoglio.
Il Conclave
Il Conclave è il processo attraverso il quale i cardinali eleggono il nuovo Papa. Solitamente si tiene tra il 15° e il 20° giorno dopo la morte del Pontefice, tempo necessario per permettere ai cardinali di tutto il mondo di arrivare a Roma.
La parola Conclave deriva dal latino cum clave (“con chiave”), indicando il fatto che i cardinali vengono chiusi nella Cappella Sistina fino alla scelta del nuovo Pontefice.
Qui i cardinali votano segretamente su apposite schede. Per essere eletto, un candidato deve ottenere i due terzi dei voti.
Dopo ogni scrutinio, le schede vengono bruciate. Se non si è raggiunta la maggioranza richiesta, il fumo che esce dal comignolo della Cappella Sistina è nero. Quando viene eletto il nuovo Papa, il fumo è bianco, segnalando la fine del Conclave.
Il cardinale eletto viene chiamato con la formula “Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?”. Se accetta, sceglie un nome da Papa e viene condotto nella Stanza delle Lacrime per vestirsi con le tradizionali vesti papali.
Infine il cardinale protodiacono si affaccia dalla loggia centrale di San Pietro e pronuncia la storica formula “Habemus Papam!“, annunciando il nome del nuovo Pontefice.
