Morto a Bisceglie per infezione da listeria dopo aver mangiato le olive comprate al supermercato
Un uomo di 70 anni è morto a Bisceglie il 3 aprile per le complicanze derivanti da infezione da listeria: in corso le indagini delle autorità sanitarie
Un uomo di 70 anni originario di Trani, è morto, il 3 aprile, all’ospedale di Bisceglie per le complicanze derivanti da infezione da listeria per aver mangiato olive in salamoia comprate al supermercato. Lo ha reso noto la Asl Bat (Barletta-Andria-Trani), precisando che “sono state avviate le indagini”.
- Le olive comprate al supermercato
- Cos'è l'infezione da listeria
- Soggetti particolarmente a rischio
- Le indagini delle autorità sanitarie
Le olive comprate al supermercato
L’uomo, un pensionato di Trani, avrebbe consumato le olive subito dopo averle acquistate in un negozio di alimentari.
È stato ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Bisceglie dopo aver accusato i primi sintomi. E per diversi giorni l’anziano ha dovuto fare i conti con continue complicazioni e con condizioni sempre più gravi, fino al decesso.
Fonte foto: ISTOCK
Il quadro clinico sarebbe stato aggravato da alcune allergie alimentari che potrebbero aver reso ancora più aggressiva l’infezione da listeriosi.
Cos’è l’infezione da listeria
Il batterio listeria monocytogenes si può rilevare in un’ampia varietà di cibi crudi, come carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato. Come per la maggior parte dei batteri, questo non sopravvive a processi di pastorizzazione e cottura.
Poche settimane fa, ad esempio, una donna aveva raccontato di essere finita in coma dopo aver mangiato salmone affumicato e di aver riportato una intossicazione da listeria.
L’infezione da listeria può manifestarsi sotto due forme principali: gastroenterite, che si manifesta dopo un tempo breve dall’ingestione di cibo contaminato (l’incubazione media è di 24 ore) oppure esiste la forma invasiva, detta anche “sistemica”, che si può manifestare come meningite, meningoencefalite e sepsi (tra l’ingestione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi possono passare dai dieci giorni a un mese).
Soggetti particolarmente a rischio
I soggetti più a rischio sono le persone con compromissione del sistema immunitario. Tra queste ci sono i pazienti oncologici, i pazienti diabetici, i pazienti con infezione da HIV, le persone anziane e i neonati.
Particolarmente a rischio, poi, risultano essere anche le donne in gravidanza: l’infezione da Listeria può infatti causare aborto spontaneo, parto prematuro, morte in utero o infezione del feto.
Le indagini delle autorità sanitarie
A occuparsi della vicenda di Bisceglie sono i tecnici dei servizi Sian, il Servizio igiene degli alimenti e nutrizione, e il personale del servizio Veterinario di igiene degli alimenti di origine animale del dipartimento di Prevenzione della azienda sanitaria.
“I risultati degli esami eseguiti dall’Arpa Puglia non sono ancora disponibili”, aggiunge la Asl ricordando che “l’infezione da listeria può manifestarsi in diversi modi: dalla gastroenterite a forme invasive e sistemiche che si manifestano con meningite, meningoencefalite e sepsi”.
Inoltre, “la verifica di presenza di listeria determina indagini da parte del dipartimento di Prevenzione secondo protocolli ministeriali con verifiche su basi epidemiologiche”, conclude la Asl Bat.
