,,

Marine Le Pen condannata per appropriazione indebita di fondi pubblici, possibile braccialetto elettronico

Terremoto nel Rassemblement National, Marine Le Pen e altri eurodeputati condannati per frode all’Ue da 2,9 milioni

Pubblicato: Aggiornato:

La Francia è scossa da un vero e proprio terremoto politico. Il tribunale di Parigi ha condannato Marine Le Pen e 8 eurodeputati del Rassemblement National per appropriazione indebita di fondi pubblici. La leader del partito dell’estrema destra è stata condannata a 4 anni, di cui 2 senza condizionale con possibilità di braccialetto elettronico: inoltre, è ineleggibile per 5 anni. Ha già annunciato il ricorso in appello, visto che nel 2017 si voterà per le Presidenziali.

Rassemblement National, terremoto: condannata in Francia Marine Le Pen

Le indagini hanno preso il via nel 2015, quando il Parlamento europeo ha segnalato irregolarità nell’utilizzo dei fondi destinati agli assistenti parlamentari del Rassemblement National.

L’inchiesta ha rivelato che tra il 2004 e il 2016 molti di questi assistenti non lavoravano realmente per gli eurodeputati a Bruxelles o Strasburgo, ma svolgevano attività per il partito in Francia, configurando così un utilizzo illecito dei finanziamenti pubblici.

Marine Le Pen sorrisoFonte foto: ANSA
La politica francese Marine Le Pen, all’anagrafe Marion Anne Perrine Le Pen

Secondo la giudice Bénédicte de Perthuis, la sentenza ha confermato l’esistenza di “un vero e proprio sistema” che ha permesso al partito di far pagare al Parlamento europeo il personale politico del Rn.

Un meccanismo che, secondo i magistrati, ha causato un danno stimato di 2,9 milioni di euro ai contribuenti europei.

Anche i 12 assistenti processati insieme Le Pen e agli eurodeputati sono stati considerati colpevoli di ricettazione.

Possibilità di braccialetto elettronico e multa da 100 mila euro

La condanna a 4 anni, di cui 2 senza condizionale con possibilità di braccialetto elettronico, significa che Le Pen non dovrà comunque scontare la sua pena in carcere.

Pronunciando il verdetto in sua assenza – la leader aveva lasciato la sala dell’udienza poco prima, “visibilmente esasperata”, secondo Le Figaro – il tribunale ha spiegato che la pena è legata al ”ruolo centrale” avuto da Le Pen ”nel sistema” illegale concepito dal RN per appropriarsi dei soldi del Parlamento europeo.

Il tribunale ha inoltre evocato “una turbativa dell’ordine pubblico e del funzionamento democratico” dell’Assemblea Ue.

Quanto ai 5 anni di ineleggibilità con effetto immediato, vanno oltre il 2027, quindi oltre le prossime elezioni presidenziali francesi, su cui Le Pen nutriva grandi ambizioni politiche e sui cui veniva data in pole nei sondaggi del primo turno.

Le Pen dovrà anche pagare una multa da 100 mila euro.

Fuori dalla corsa per l’Eliseo

Salvo ribaltamenti in appello, l’ex candidata alle presidenziali non potrà presentarsi nel 2027. E i legali di Le Pen hanno già annunciato che presentarenno ricorso.

L’udienza potrebbe svolgersi tra almeno un anno, e ci vorranno altri tre mesi prima che venga emessa una nuova sentenza, poco prima delle elezioni del 2027: la speranza di Le Pen è evitare l’immediata ineleggibilità, che le consentirebbe almeno di candidarsi.

La condanna “è molto grave”, ma lei resta ”combattiva”: lo ha detto il portavoce del Rassemblement National, Laurent Jacobelli, che ritiene che dietro la condanna “ci sia una volontà politica” e che si vada “ben oltre il fatto giudiziario”.

Le reazioni: dal Cremlino a Salvini e Orbán

La condanna ha scatenato reazioni immediate nel panorama politico internazionale.

Il presidente del Rn, Jordan Bardella, ha denunciato la decisione parlando di “un attacco alla democrazia francese”.

Dura anche la reazione del Cremlino: il portavoce di Vladimir Putin, ossia Dmitri Peskov, ha definito la condanna “una violazione delle norme democratiche”.

In Italia, Matteo Salvini ha espresso solidarietà alla leader francese parlando di una “dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles” mentre il premier ungherese Viktor Orbán ha postato su X un messaggio lapidario: “Je suis Marine”.

Quale futuro per Rassemblement National

La condanna apre un nuovo scenario per il Rassemblement National, che ora dovrà riorganizzarsi senza la sua storica leader in prima linea.

Anche se resterà deputata e manterrà il suo mandato fino alla fine della legislatura, la sentenza segna un punto di svolta cruciale nella sua carriera e nella politica francese.

Chi sono le altre persone condannate

Tra gli eurodeputati imputati ed eletti all’epoca dei fatti sotto le insegne del Front National, ci sono il sindaco di Perpignan, Louis Aliot, l’ex presidente ad interim del RN Jean-Francois Jalkh, l’eurodeputato Nicolas Bay e l’ex numero due del partito Bruno Gollnisch.

Nell’inchiesta è finito anche l’ex eurodeputato e leader del Front National, Jean-Marie Le Pen, padre di Marine, deceduto il 7 gennaio 2025.

Tra le persone coinvolte come assistenti parlamentari figurano Thierry Legier e Catherine Griset, oltre agli attuali deputati del Rassemblement national Timothee Houssin e Julien Odoul, e Yann Le Pen, sorella di Marine Le Pen.

Condannati altri quattro collaboratori del partito, tra cui Wallerand de Saint-Just.

Chi è Marine Le Pen

Marine Le Pen è un’avvocata e madre di tre figli. Nel 2011 ha assunto la presidenza del Front National fondato dal padre Jean-Marie.

Dal 2021 ha lasciato la presidenza del partito, nel frattempo ribattezzato Rassemblement national. Ha affidato la guida del partito a Jordan Bardella ed ha iniziato a preparare le elezioni presidenziali.

Marine Le Pen condannata, Matteo Salvini la difende con Orban e Putin: "Dichiarazione di guerra" Fonte foto: ANSA
Marine Le Pen condannata, Matteo Salvini la difende con Orban e Putin: "Dichiarazione di guerra"
,,,,,,,,