La giornalista Federica Angeli picchiata da una commessa, caos e panico in un supermercato romano
Caos in un supermercato a Roma, una commessa va fuori di sé e sferra un pugno alla giornalista Federica Angeli
Federica Angeli aggredita e picchiata da una commessa in un supermercato. La giornalista, sotto scorta da anni per i suoi reportage sulle infiltrazioni mafiose del clan Spada a Ostia, mentre si trovava al Todis di viale di Castel Porziano (zona Infernetto, Roma), ha avuto un diverbio con una dipendente. Quest’ultima, fuori di sé, l’ha insultata e le ha dato un pugno.
- Roma, Federica Angeli picchiata al supermercato da una commessa
- La giornalista raggiunta da un pugno. Il direttore: "La commessa aveva la febbre"
- Le scuse del direttore
Roma, Federica Angeli picchiata al supermercato da una commessa
A raccontare la vicenda, avvenuta lo scorso 17 aprile, è stata la stessa giornalista sul suo profilo Facebook. La tensione nel supermercato ha iniziato ad aumentare quando si è creata una lunga coda al banco del pane.
“Fila chilometrica al banco del pane – narra Federica Angeli -. Numero sul tabellone 63. Io prendo l’81. Una sola commessa a servire al banco L’altra, una signora di mezza età come me, con calma serafica sistema il pane nei cesti”.
Fonte foto: ANSA
Vedendo la situazione, la giornalista e altri clienti in attesa hanno invitato la dipendente che con “calma serafica” riponeva il pane nei cesti a dare una mano alla commessa che stava facendo i salti mortali per smaltire la coda. A questo punto la situazione ha cominciato a degenerare.
“Controvoglia e guardandomi in cagnesco – prosegue nel racconto Angeli – inizia anche lei a servire. Ma lo fa con tale e tanto nervoso che manda in tilt il banco”. Sempre secondo la versione della scrittrice, la commessa pigia con nervoso e troppo rapidamente il tasto dei numeri, “arriva al 73 con anziani che dicono “ma io ho il 69” “no c’ero io, ho il 71”. Panico totale“.
I clienti in fila bisbigliano manifestando la propria disapprovazione. La commessa sbotta. “Scoppia. E con chi se la prende? Con me, naturalmente! – riferisce Angeli -. Colei che aveva osato chiederle di mettersi a lavorare e aiutare la collega! Mi insulta pesantemente davanti a tutti”.
La situazione si fa ancor più incandescente. Angeli dice alla dipendente che avrebbe parlato del suo atteggiamento con il direttore del supermercato. Un’azione che rende ancor più irascibile la commessa che “butta a terra pane e coltello e grida che va dal direttore lei prima che ci vada io. E così fa”.
La giornalista raggiunta da un pugno. Il direttore: “La commessa aveva la febbre”
A questo punto succede l’impensabile nel supermercato: “Lei è lì, mi aspetta, grida e mi si avventa contro. Mi sferra un pugno sulla spalla, che solo grazie al maresciallo della mia scorta che si frappone tra me e lei, mi arriva non fortissimo”. L’altro agente prova a fermarla, ma la commessa è fuori di sé: “Non si placa. Vuole proprio picchiarmi”.
Arriva il direttore che “dice che bisogna capirla perché è andata a lavorare con la febbre e bisogna avere pazienza”.
Angeli ha sporto denuncia: “Ormai mi conoscete e sapete che mi piace responsabilizzare chi commette azioni bieche e meschine”. Sul direttore scrive: “Io, di fronte a una mia dipendente che picchia una cliente, sarei implacabile. Lui no. È andata a lavorare con la febbre, quindi è autorizzata a comportarsi così”.
“A chi abita in zona dico: fate attenzione a frequentare quel supermercato perché se la commessa picchia, il direttore vi dà il resto”, conclude.
Le scuse del direttore
Il giorno successivo la giornalista ha ricevuto le scuse del direttore e le pubblica sempre su Facebook: “Correttezza vuole che vi comunichi quanto segue: poco fa il direttore generale di Todis Massimo Lucentini mi ha scritto un lunghissimo messaggio di scuse per quanto accaduto. Ecco questo davvero mi riappacifica col mondo”.
“Mi sembra doveroso farvelo sapere – aggiunge Angeli -. E gli ho chiesto se potevo comunicarlo a tutti voi. “Apprezzo profondamente la sua disponibilità a voler dare conto pubblicamente di questo scambio. Non è indispensabile ma se vorrà farlo, le sarei grato se riuscisse anche a dare voce a tutti quei collaboratori dei punti vendita — e le assicuro che sono la assoluta maggioranza — che ogni giorno svolgono il proprio lavoro con dedizione, fatica e senso del dovere. Sarebbe un gesto prezioso e importante.”
“E noi i gesti importanti li riconosciamo e ne diamo conto. Quindi grazie al Direttore, ai tanti della famiglia Todis che ci mettono l’anima e a chi sa privilegiare la strada del dialogo invece che quella della violenza. Sono felice”, conclude la giornalista.
