Giorgia Meloni contro Fabrizio Corona, vuole parlare nel processo per diffamazione sul caso Manlio Messina
Giorgia Meloni sarà sentita al processo per diffamazione contro Fabrizio Corona sul caso del falso legame con Manlio Messina
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà sentita nel processo per diffamazione aggravata a carico di Fabrizio Corona e Luca Arnau, accusati di aver diffuso un articolo in cui si parlava di una presunta relazione tra la premier e il deputato di Fratelli d’Italia Manlio Messina. Entrambi sono stati ammessi come parte civile al processo appena partito a Milano.
- Giorgia Meloni al processo per diffamazione a Corona
- Corona a processo per il caso Manlio Messina
- Anche Messina sarà sentito al processo
- L'avvocato di Corona: "Processo non sta in piedi"
Giorgia Meloni al processo per diffamazione a Corona
Giorgia Meloni sarà sentita come parte civile nel processo per diffamazione aggravata in corso al tribunale di Milano che vede imputati Fabrizio Corona e il giornalista Luca Arnau.
È quanto emerso dall’udienza per l’ammissione di prove e testimoni che si è tenuta oggi, lunedì 31 marzo, al tribunale a Milano.
Fonte foto: IPA
Come riporta LaPresse la premer, attraverso il suo legale, l’avvocato Luca Libra, chiederà di essere sentita da Palazzo Chigi, come previsto dalla legge.
Secondo una norma del codice di procedura penale i presidenti delle Camere, del Consiglio e della Corte Costituzionale possono chiedere di “essere esaminati nella sede in cui esercitano il loro ufficio, al fine di garantire la continuità e la regolarità della funzione”.
Corona a processo per il caso Manlio Messina
Il processo a carico di Fabrizio Corona riguarda l’articolo pubblicato nell’ottobre 2023 sul sito di gossip dell’ex paparazzo, Dillingernews, dove si parlava di una presunta relazione tra Giorgia Meloni e Manlio Messina.
Una notizia priva di alcun fondamento che era stata diffusa nelle settimane della crisi tra la presidente del Consiglio e il suo ex compagno, Andrea Giambruno.
Secondo l’accusa, sarebbe stato Corona a “procacciare la falsa notizia” con “verifiche da cui ne emergeva la assoluta infondatezza”.
Corona avrebbe poi “ordinato insistentemente la sollecita redazione dell’articolo”, scritto da Luca Arnau, anche con “fotografie alterate”.
Meloni e Messina, che denunciarono Corona, lo scorso gennaio sono stati ammessi dal giudice come parti civili dopo il rinvio a giudizio di Corona e Arnau.
Anche Messina sarà sentito al processo
Nella prossima udienza del processo, fissata per il 16 giugno, inizieranno a essere ascoltati i vari testimoni. Tra loro anche Manlio Messina, presente in aula nell’udienza di oggi.
“Non si può inventare una notizia di sana pianta solo per fare follower. Non si gioca con la vita delle persone. Persone sposate, che hanno figli… siamo due cittadini che sono stati denigrati”, ha detto il deputato all’Ansa.
L’avvocato di Corona: “Processo non sta in piedi”
L’avvocato difensore di Fabrizio Corona, Ivano Chiesa, si dice sicuro che il processo finirà con un nulla di fatto.
“Abbiamo affrontato problemi molto più seri, molto più gravi di questo, con tutto il rispetto ovviamente per i querelanti che si ritengono diffamati. Hanno fatto bene – ha detto – hanno il diritto di fare la loro querela ma secondo me il processo non sta in piedi“.
Chiesa, come riferisce Adnkronos, si è anche lamentato della lunga lista di testimoni ammessi al processo: “È una enormità, non stiamo facendo un processo per traffico internazionale di droga, ma per diffamazione”.
