Papa Francesco e il nuovo bollettino del Vaticano, la situazione "è stazionaria": come sta il Pontefice
Papa Francesco ancora ricoverato al policlinico Gemelli, la prognosi rimane riservata dopo gli episodi di insufficienza respiratoria e broncospasmo
Papa Francesco è ricoverato da 20 giorni al policlinico Gemelli di Roma. Dopo alcuni giorni in cui la situazione sembrava essersi normalizzata, il Pontefice – nella serata di lunedì 3 marzo – ha accusato due episodi di insufficienza respiratoria acuta e broncospasmo. Questa condizione ha reso necessaria la ventilazione meccanica non invasiva, nonostante il Pontefice sia sempre rimasto “vigile“. La prognosi resta riservata e la situazione rimane “complessa”, nonostante nella serata di martedì 4 marzo non si siano verificate situazione di crisi. La notte appena trascorsa, comunque, ha visto la ripresa della “ventilazione meccanica non invasiva”.
Il racconto della giornata
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Lo pneumologo: "Le condizioni stazionarie del Papa elemento positivo"
La condizione “stazionaria” del quadro clinico del Pontefice, come evidenziato nell’ultimo bollettino diffuso dalla Sala stampa vaticana, “può essere considerata un elemento positivo. Ed il fatto che si sia deciso di incrementare la fisioterapia è un buon segno dal punto di vista prognostico, così come il fatto che il Pontefice sia stato comunque in attività, sia pure compatibilmente con la sua attuale situazione clinica”. Secondo Francesco Blasi, ordinario di Malattie respiratorie all’università di Milano e primario della Struttura complessa di Pneumologia e fibrosi cistica al Policlinico milanese, si potrebbe dunque delineare un “lieve miglioramento delle condizioni generali, anche se il quadro resta complesso e la prognosi riservata”.
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Il bollettino della sera: "Condizioni stazionarie"
Papa Francesco “anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria”. Lo riferisce il bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco, giunto al suo ventesimo giorno di ricovero al Policlinico A.Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale. Come programmato, durante il giorno, il Papa “ha effettuato l’ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva”. Francesco, recita ancora il bollettino, ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva” ed “ha trascorso la giornata in poltrona. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata”.
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Mauro Pistello: "Il rischio sono i tempi di guarigione lunghi"
Mauro Pistello, direttore dell’Unità di Virologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, all’Adnkronos riferisce che “purtroppo è un quadro abbastanza normale per un soggetto fragile e in età avanzata. Supposto che la terapia sia la migliore, visto che è ricoverato in un centro di eccellenza dal punto di vista diagnostico e terapeutico, il trattamento della polmonite è coadiuvato da terapie di supporto che alleviano i sintomi, ma non eliminano la causa dell’infezione. Al netto di questo, è l’organismo che deve dare quel colpo di reni che accerchia e immobilizza patogeno. Se questo non succede o la risposta non è così efficace e pronta, la malattia tende a cronicizzare e i tempi di guarigione si allungano parecchio”
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Giovanni Rezza: "Situazione respiratoria compromessa"
Giovanni Rezza, professore straordinario di Igiene e Sanità pubblica all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha dichiarato all’Adnkronos che “dal punto di vista dell’apparato respiratorio e polmonare ha una situazione compromessa, il suo è un quadro clinico complesso, ma il Santo Padre è in ottime mani. Lo dimostra anche il fatto che finora non sia stato intubato“.
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Francesco Blasi, primario di Pneumologia: "Ventilazione prolungata per ossigenare il sangue"
Francesco Blasi, ordinario di Malattie respiratorie all’Università di Milano e primario della Struttura complessa di Pneumologia e fibrosi cistica al Policlinico milanese, ai microfoni di Ansa ha spiegato che Papa Francesco è sottoposto a lunghi periodi di ventilazione, con la maschera o attraverso cannule per l’ossigeno ad alti flussi, perché evidentemente “l’ossigeno nel sangue non è abbastanza e va dunque integrato costantemente. In un paziente di 88 anni con problemi respiratori cronici, il tempo di risoluzione di una polmonite bilaterale si prospetta lungo anche se gli antibiotici funzionano. Ha già subito la resezione di una parte di un polmone e soffre di bronchite cronica asmatiforme e di bronchiectasia, una patologia che determina una dilatazione irreversibile di una porzione dell’albero bronchiale dei polmoni. Si sono verificati episodi di inalazione di succhi gastrici, e questo ha indotto una ancora maggiore infiammazione con un danno all’epitelio bronchiale. Tutti questi elementi concorrono ovviamente ad allungare i tempi di recupero”.
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Nessuna visita in programma
Anche oggi non si hanno indicazioni, almeno al momento, di ripresa del lavoro da parte del Pontefice. Non ha ricevuto visite e, sempre al momento, non sono previste. Lo riferisce l’Ansa.
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Nessuna novità sulla polmonite
Ansa, citando fonti del Vaticano, spiega che sullo stato della polmonite che ha colpito Papa Francesco non ci sono novità. Ma l’indicazione di ieri sera da parte dei medici, ossia che il Pontefice è stabile pur in un quadro complesso con prognosi riservata, indica una normale evoluzione di una polmonite trattata, per la quale occorre tempo.
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Fisioterapia respiratoria e ventilazione senza maschera
Papa Francesco sta proseguendo la fisioterapia respiratoria e stamattina ha ripreso la ventilazione di ossigeno ad alti flussi, quindi senza maschera. Lo rendono noti fonti vaticane.
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Mons. Pena Parra: "Il Papa è consolato dalle tante preghiere"
“Il Papa è consolato dalle tante preghiere per la sua salute, che rappresentano anche un segno dell’unità della Chiesa“. Lo dice il Sostituto alla Segreteria di Stato, monsignor Edgar Pena Parra, in una intervista al Sir. Pena Parra è una delle poche persone che in questi giorni hanno fatto visita al Pontefice.
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Cardinal Semeraro guiderà il rosario per la salute di Bergoglio
Sarà il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, a guidare il rosario per la salute di Papa Francesco che si reciterà questa sera alle ore 21 in Piazza San Pietro.
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Come sta Papa Francesco, le informazioni dal Vaticano
La mattina del 20° giorno di ricovero, la Sala Stampa Vaticana riferisce che Papa Francesco “ha riposato bene nella notte, si è svegliato poco dopo le 8”. Proprio durante la notte è stata “ripresa la ventilazione meccanica non invasiva”, dopo gli episodi di insufficienza respiratoria acuta (avvenuti la sera di lunedì 3 marzo) e conseguente broncospasmo, per i quali sono state necessarie “due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni” e la ripresa della ventilazione meccanica non invasiva. Se pur in un “quadro complicato”, Francesco “è sempre rimasto vigile, orientato e collaborante“. In ogni caso la prognosi rimane ancora riservata: anche se il quadro clinico è stabile per quel che riguarda cuore, reni e valori del sangue, la situazione generale viene comunque definita “complessa“.
