Davide Lacerenza non ha avuto un ictus ma un Tia, cos'è e come sta l'ex proprietario della Gintoneria
Davide Lacerenza ha avuto un Tia, attacco ischemico temporaneo: è vigile, cosciente e in buone condizioni. A breve potrebbe lasciare l'ospedale, come ha reso noto Cruciani a La Zanzara
Non è stato un principio di ictus a colpire Davide Lacerenza, come annunciato in un primo momento. L’ex proprietario della Gintoneria di Milano è stato invece colpito da un Tia, un evento neurologico di portata minore che non causa danni permanenti. Lacerenza, come ha reso noto Giuseppe Cruciani durante una puntata de La Zanzara, potrebbe essere dimesso a breve.
Davide Lacerenza colpito da Tia
Il 60enne Davide Lacerenza, l’ormai ex titolare del controverso locale La Gintoneria, chiuso dalle autorità e al centro di un’indagine, ha accusato un malore verso le 4 del mattino di martedì 1 aprile.
L’uomo è stato soccorso mentre si trovava agli arresti domiciliari ed è stato ricoverato al Policlinico di Milano. Nelle prime ore si era parlato di un ictus. A fare chiarezza è intervenuto Giuseppe Cruciani in radio.
Fonte foto: IPA
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Nessun ictus: “La risonanza magnetica lo ha escluso: si è trattato soltanto di un Tia, un’ischemia transitoria”, ha detto Cruciani su Radio 24.
Secondo il conduttore, il compagno di Stefania Nobile potrebbe venire dimesso nel pomeriggio di giovedì 3 aprile, dopo un ultimo accertamento al cuore.
Nulla di grave, dunque, per l’uomo più chiacchierato di Milano nelle cronache degli ultimi giorni. In realtà, già nelle ore precedenti era stato reso noto come Lacerenza fosse “vigile e cosciente“.
Le differenze fra Tia e ictus
Come spiega l’Iss (Istituto Superiore di Sanità), l’attacco ischemico transitorio, detto anche Tia, ha le stesse cause dell’ictus ischemico, la forma più comune di ictus.
In entrambi i casi si forma un’ostruzione che blocca l’afflusso di sangue ad una parte del cervello. Ostruzione solitamente causata da un coagulo di sangue che proviene da un altro organo e che raggiunge un’arteria nel cervello.
Ma l’ostruzione può essere anche provocata da materiale grasso distaccato da placche aterosclerotiche o da bolle d’aria.
Da qui la conseguente carenza di ossigeno che può indurre sintomi simili a quelli dell’ictus. Ma a differenza dell’ictus, l’ostruzione è di breve durata e non provoca danni permanenti, con sintomi che si risolvono generalmente nel giro di pochi minuti o al massimo entro 24 ore.
Anche se il Tia si risolve nel giro di breve tempo, deve essere considerato un campanello d’allarme: i soggetti colpiti devono sottoporsi alle cure del caso per evitare eventuali ulteriori coaguli che potrebbero portare ad altri Tia o anche ad ictus.
Sintomi del Tia
I sintomi del Tia possono essere simili a quelli dell’ictus, ovvero:
- viso – il volto può essere cadente da un lato con la persona colpita che può avere difficoltà a ridere o a parlare. Anche uno dei due occhi può essere cadente da un lato;
- braccia – gli arti superiori possono diventare pesanti, deboli o intorpiditi, con relativa difficoltà nel sollevare le braccia;
- parola – l’eloquio può risultare impastato, confuso o del tutto assente;
- immobilità parziale – metà del corpo può risultare incapace di muoversi;
- vista – possibile l’offuscamento o la perdita della vista;
- vertigini;
- confusione;
- difficoltà a comprendere le conversazioni;
- difficoltà nell’equilibrio e nella coordinazione;
- difficoltà a deglutire.
