Alessandro Coatti ucciso in Colombia, dov'è stata trovata la valigia coi resti: il punto su indagini e movente
È ancora avvolto nel mistero l’omicidio di Alessandro Coatti, il biologo ucciso in Colombia: il suo corpo fatto a pezzi è stato trovato in una valigia
Continuano le indagini sul caso di Alessandro Coatti, il biologo italiano di 42 anni che è stato trovato morto a Santa Marta, in Colombia: il suo corpo è stato smembrato e alcune parti sono state rinvenute all’interno di una valigia. Le autorità locali, che stanno indagando per chiarire le circostanze dell’omicidio e individuare i responsabili., seguono ora una nuova pista.
Il ritrovamento del corpo di Alessandro Coatti
Nella giornata di domenica 6 aprile 2025, in Colombia, nel quartiere Villa Betel di Santa Marta, alcuni bambini hanno scoperto una valigia contenente la testa e le braccia di un uomo.
Si trattava di Alessandro Coatti, 42 anni, biologo italiano originario di Ferrara, identificato grazie a un braccialetto dell’ostello dove alloggiava. Poche ore dopo, il tronco è stato ritrovato nel fiume Manzanares, avvolto in sacchi di plastica.
Fonte foto: Askanews
Coatti si trovava a Santa Marta per motivi personali, forse legati a un progetto di ricerca indipendente, e alloggiava in una struttura ricettiva nella zona turistica della città. Il suo corpo è stato smembrato, un dettaglio che ha spinto le autorità a ipotizzare un’esecuzione di stampo criminale.
Cos’è successo in Colombia
Alessandro Coatti era arrivato a Santa Marta il 3 aprile, dichiarando l’intenzione di visitare l’area montuosa di Minca, nota per la sua biodiversità e meta frequente di escursionisti e ricercatori.
Era un biologo di formazione e membro della Royal Society of Biology. Non aveva dato segni di sé già dal giorno successivo al suo arrivo, il che ha messo in apprensione familiari e amici.
Santa Marta è una città turistica sulla costa caraibica colombiana, ma presenta un alto tasso di criminalità: nel solo 2024 sono stati registrati 194 omicidi, molti dei quali collegati alla presenza di gruppi criminali organizzati. Secondo quanto riferito dalle autorità locali, Coatti non era schedato né collegato ad attività illecite, e al momento non risultano coinvolgimenti in dinamiche criminali.
Il punto sulle indagini
Le autorità colombiane, in collaborazione con la Procura di Roma, stanno valutando diverse ipotesi per chiarire il movente dell’omicidio, considerato “atipico”. Una delle piste principali è quella dello scambio di persona: Coatti potrebbe essere stato confuso con un altro individuo, forse coinvolto in attività illecite nella zona.
Altra ipotesi riguarda l’azione di gruppi armati come il Clan del Golfo o le Autodefensas Conquistadores de la Sierra, noti per atti violenti e intimidazioni nella regione, che utilizzano talvolta esecuzioni e mutilazioni come strumento di controllo territoriale.
Anche se nessun elemento porta direttamente a Coatti come obiettivo intenzionale, le autorità non escludono che possa essere rimasto vittima di dinamiche criminali locali. Le indagini proseguono, con l’intenzione di individuare i responsabili e chiarire il contesto in cui è maturato il delitto.
