Un tumore sta uccidendo Graziano Mesina, il bandito sardo sarà scarcerato: è in cella dal 2022
Graziano Mesina lascia il carcere: il tribunale di sorveglianza di Milano ha accolto la richiesta degli avvocati dopo la diagnosi di un tumore
Graziano Mesina sarà scarcerato. Con questa decisione il tribunale di sorveglianza di Milano ha accolto l’istanza presentata dalle avvocate dell’ex primula russa del banditismo sardo, Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier. 83 anni, “Gratzianeddu” – questo il nome con cui Mesina è noto nella cultura pop – si trova nella fase terminale di un tumore. Per questo i suoi rappresentanti legali avevano chiesto che il loro assistito finisse i suoi giorni fuori dal carcere di Opera, dove stava scontando la sua pena.
Graziano Mesina verrà scarcerato
L’esito positivo da parte del tribunale di sorveglianza di Milano è arrivato venerdì 11 aprile. Solamente il giorno prima, giovedì 10, le avvocate Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier avevano deposto l’istanza di scarcerazione a favore del loro assistito.
Graziano Mesina, 83 anni, si trova nella fase finale di una malattia oncologica e per questo Goddi e Vernier hanno chiesto che l’ex primula rossa trascorra il resto dei suoi giorni al di fuori della casa detentiva.
Fonte foto: ANSA
Per questo motivo il tribunale di sorveglianza ha concesso un differimento di pena, ovvero un rinvio dell’esecuzione della pena che si applica quando il condannato versa in gravi condizioni di salute.
Come spiega all’Ansa una delle due avvocate, attualmente Graziano Mesina “si trova in detenzione al reparto di Pp San Paolo di Milano”. Dal 2022 era detenuto presso il carcere di Opera.
Cos’è il differimento di pena
Come già riportato, per differimento di pena si intende un rinvio dell’esecuzione della pena. Questo dispositivo si applica, in base agli articoli 146 e 147 del codice penale, qualora il condannato versi in condizioni di salute precarie in caso di infezione da HIV, di grave deficienza immunitaria o di altre condizioni di salute ritenute gravi.
Stati di salute, questi, che la legge considera incompatibili con lo stato detentivo. Il differimento di pena può essere obbligatorio o facoltativo e la decisione spetta sempre al tribunale di sorveglianza.
Il tumore
Nell’istanza presentata giovedì 10 dalle avvocate Goddi e Vernier – scrive Repubblica – si legge quanto segue: “Le sue condizioni di salute erano già da tempo precarie ma negli ultimi due mesi sono precipitate“.
Graziano Mesina soffre di “una patologia oncologica che si è ormai diffusa, incurabile, in fase terminale”. L’ex primula rossa “non può più camminare, non si alimenta, non parla, ha difficoltà a riconoscere le persone”. A queste conclusioni sono giunti i medici del reparto penitenziario del reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo, che tuttavia hanno negato la possibilità di un altro parere medico presso un’altra struttura sanitaria.
Chi è Graziano Mesina
Nato a Orgosolo (Nuoro) nel 1942, “Gratzianeddu” è noto per la sua carriera criminale tra sequestri di persona e traffico di stupefacenti. Graziano Mesina è riuscito ad evadere dal carcere almeno 22 volte e il suo nome è stato spesso associato ad altri fatti di cronaca.
Fra questi, il rapimento del piccolo Farouk Kassam nel 1992, nel quale ebbe il ruolo di mediatore con i sequestratori. In questa vicenda Mesina intervenne approfittando di un permesso premio. Tra detenzioni, evasioni e permessi carcerari, nel 2004 Gratzianeddu ottenne la grazia dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, dopo la quale fece ritorno a Orgosolo dove lavorò per un breve tempo come guida turistica. Successivamente Mesina si trasferì nel Padovano dove nel 2007 aprì un’agenzia di viaggi.
Nel 2013 fu nuovamente arrestato a Orgosolo per traffico di stupefacenti, e prima di ricevere la notifica della condanna, nel 2020, si diede nuovamente alla fuga. Nel 2021 fu nuovamente arrestato e trasferito presso il carcere di Badu ‘e Carros di Nuoro, dal quale fu infine trasferito presso il carcere di Opera.
