Truffe a Biella, due uomini arrestati mentre ritirano 10 mila euro da un'anziana raggirata
Due uomini arrestati a Biella per tentata truffa: ingannavano anziani con finti incidenti per ottenere denaro.
E’ di due arresti il bilancio di un’operazione dei Carabinieri a Biella, dove due uomini sono stati fermati per tentata truffa ai danni di anziani. L’operazione è stata condotta il 9 aprile dopo che diverse segnalazioni di telefonate sospette sono state ricevute dalle forze dell’ordine.
Operazione dei Carabinieri
Stando alle informazioni pubblicate sul sito dei Carabinieri, l’attività di contrasto alle truffe è stata intensificata negli ultimi mesi a Biella. Le forze dell’ordine hanno lavorato per sensibilizzare la popolazione, in particolare le persone anziane, sui rischi delle frode telefoniche.
Il piano dei truffatori
Recentemente, numerose chiamate al numero di emergenza “112” hanno segnalato movimenti sospetti di veicoli nei piccoli centri abitati. Questo ha permesso ai Carabinieri di monitorare e circoscrivere l’area di azione dei malfattori. La mattina del 9 aprile, alcune chiamate di anziani hanno riferito di telefonate da parte di individui che si spacciavano per membri dell’Arma, chiedendo denaro per evitare conseguenze penali a un parente coinvolto in un presunto incidente.
Arresto in flagranza
Le pattuglie, rinforzate da equipaggi in borghese, sono state allertate e hanno individuato un’auto sospetta in un paese della Valle Cervo. I militari hanno seguito il veicolo fino a quando si è fermato sotto un’abitazione. I due occupanti sono stati bloccati mentre uno di loro stava per entrare nella casa di una donna 74enne, che aveva già preparato un sacchetto con contanti e gioielli per un valore di oltre 10.000 €. La donna era stata convinta di dover consegnare il denaro a un Carabiniere per evitare l’arresto del figlio.
Conseguenze legali
Per i due uomini, di origine campana e con numerosi precedenti di polizia, è scattato l’arresto in flagranza per il reato di “tentata truffa aggravata in concorso ai danni di persona con minorata difesa”. Su disposizione della Procura della Repubblica di Biella, sono stati trasferiti in carcere.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.