Sciopero della scuola tra le fiamme, studenti bruciano la bandiera UE sotto il Ministero dell'Istruzione
A fuoco la bandiera dell'Unione Europea per esprimere il proprio dissenso verso la scuola di Valditara e gli armamenti
Lo sciopero degli studenti nelle città italiane sta avendo non poche ripercussioni a livello di ordine. Durante il corteo a Roma è stato dato fuoco a una gigantografia della bandiera dell’Unione Europea. “Più aule, non più bombe” è il grido dei manifestanti. A Torino sono state imbrattate con della vernice rossa le foto del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, della Premier Giorgia Meloni e di altri politici.
- Sciopero di scuola e università, cosa è successo a Torino e Roma
- Perché gli studenti stanno protestando contro l'UE
- Perché oggi venerdì 4 aprile si manifesta in tutta Italia
- Sciopero nelle scuole bolognesi contro le sanzioni disciplinari
Sciopero di scuola e università, cosa è successo a Torino e Roma
Oggi venerdì 4 aprile è in corso un nuovo sciopero di studenti e insegnanti contro il sistema dell’istruzione. A farlo, tutto il personale docente, ATA, educativo e dirigente a tempo determinato e indeterminato.
Il corteo degli studenti a Torino si sta tenendo a pochi metri dall’Ufficio Scolastico Regionale. La manifestazione, è in corso nelle vie del centro e ha aderito alla giornata di mobilitazione indetta a livello nazionale dall’USB Pubblico Impiego Scuola.
I manifestanti hanno sporcato con vernice rossa le foto della Premier Giorgia Meloni e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Tra i ritratti sfigurati ci sono anche quelli della Commissaria europea Ursula Von der Leyen, dei leader di PD e Azione Elly Schlein e Carlo Calenda.
Alcuni hanno posato sui muri le loro mani sporche di vernice rossa per protesta contro gli studenti rimasti vittime in questi anni negli stage di alternanza lavoro.
A Roma è stata bruciata una gigantografia della bandiera dell’Unione Europea sotto il Ministero dell’istruzione. Al grido “allarme rosso” gli studenti sono partiti in corteo verso largo Argentina: “Andiamo a dirlo in Parlamento cosa chiediamo”. A fuoco anche la bandiera NATO.
Perché gli studenti stanno protestando contro l’UE
Le studentesse e gli studenti del nostro Paese hanno lanciato l’Allarme Rosso contro la scuola di Valditara e contro l’UE. Tra i motivi principali dello sciopero, c’è la contestazione alla priorità data agli investimenti in armamenti rispetto a quelli destinati alla scuola e all’università.
USB ha chiesto un aumento di oltre 10 miliardi di euro per provvedere alle mancanze nel settore dell’istruzione.
Perché oggi venerdì 4 aprile si manifesta in tutta Italia
Studenti e precari si sono riuniti sotto il ministero guidato da Valditara, e in altre città d’Italia per manifestare il proprio dissenso verso i tagli della scuola e il riarmo.
I motivi della protesta sono stati spiegati dal sindacato che ha proclamato lo sciopero: “Il 4 aprile USB Scuola sciopera contro un rinnovo contrattuale che determinerebbe di fatto un impoverimento dei docenti e del personale ATA, contro la chiamata diretta degli insegnanti di sostegno da parte delle famiglia, contro gli investimenti in armamenti che impediscono gli investimenti in scuola e istruzione e in ogni settore del servizio pubblico, contro la riforma degli istituti tecnici e professionali, le reazionarie linee guida per il primo ciclo, classiste e razziste, contro il mercimonio di titoli abilitanti, per l’assunzione dei precari in I fascia delle GPS e dei vincitori e degli idonei dei concorsi banditi per rinvigorire la Scuola Pubblica Statale”.
Sciopero nelle scuole bolognesi contro le sanzioni disciplinari
Gli studenti di Bologna hanno raccolto diecimila firme per chiedere l’annullamento delle sanzioni disciplinari e del 6 in condotta assegnato a chi ha preso parte all’occupazione di un liceo, conosciuto per la sua forte tradizione di attivismo politico. La petizione verrà consegnata in Prefettura. Intanto, nella giornata di oggi è stato proclamato uno sciopero nelle scuole bolognesi.
