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Guerra in Ucraina, Trump non si fida più di Putin, pensa lo prenda in giro e minaccia nuove sanzioni allo zar

Il presidente Usa Donald Trump ha visto a Roma Zelensky, mentre comincia a vacillare la fiducia del tycoon su Putin: "Non vuole la fine della guerra"

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All’indomani dell’incontro in Vaticano con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la fiducia del presidente americano Donald Trump nei confronti del leader russo Vladimir Putin comincia a vacillare. Secondo l’inquilino della Casa Bianca, il capo del Cremlino lo sta prendendo in giro: “Non vuole la fine della guerra“.

Cosa ha detto Trump su Putin

Dopo la trasferta lampo a Roma per i funerali di Papa Francesco, dove il presidente Usa ha avuto un colloquio con Zelensky dopo la rovente discussione andata in scena alla Casa Bianca il 28 febbraio, Trump ha affermato: “Putin non vuole la fine della guerra, mi prende in giro“.

“Non c’era un motivo per cui Putin dovesse lanciare missili contro aree civili, città e villaggi negli ultimi giorni. Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, mi sta solo prendendo in giro, e che debba essere trattato diversamente con sanzioni bancarie o secondarie?”, ha scritto Trump durante il volo di ritorno verso gli Stati Uniti.

Trump e ZelenskyFonte foto: ANSA

L’incontro in Vaticano tra Trump e Zelensky

Un paio di giorni fa il presidente Usa aveva rivolto un appello diretto allo zar per arrivare a una tregua. Prima di partire per Roma, Trump ha fatto riferimento a una “scadenza” di una settimana, più o meno, prima di prendere in considerazioni nuove sanzioni contro la Russia.

Putin: “Abbiamo ripreso il Kursk”

Intanto continuano gli attacchi russi in Ucraina, in serata sono stati lanciati nuovi droni kamikaze in varie regioni.

“È stato dichiarato lo stato di allerta aerea“, ha riportato Rbc-Ucraina citando l’Aeronautica militare dell’Ucraina. Secondo il rapporto i “droni da attacco nemico sono entrati nello spazio aereo ucraino da nord. L’esercito ha registrato una minaccia rappresentata dai droni nella regione di Sumy“. I militari hanno avvertito anche gli abitanti delle regioni di Kiev e Poltava della minaccia rappresentata dai droni.

Il Cremlino ha poi annunciato con enfasi la completa liberazione della regione russa del Kursk, invasa dalle forze ucraine ad agosto dello scorso anno. Mosca, che ha ringraziato ufficialmente la Corea del Nord per il sostegno, ha comunicato la riconquista degli ultimi centri abitati.

“I soldati ucraini sono stati eliminati o ricacciati oltre il confine”, ha detto Putin, mentre il ministro della Difesa ha riferito la cifra di 76.500 militari di Kiev caduti nella regione.

Notizie smentite dallo stato maggiore ucraino che, in un comunicato ha fatto sapere che “le dichiarazioni dei leader nemici riguardanti la disfatta delle forze ucraine non sono altro che manovre di propaganda” e “non c’è nessuna minaccia di accerchiamento delle nostre unità” anche se la situazione è “difficile”.

Il piano Usa e la proposta di Kiev

Riguardo al piano per trovare un accordo di pace, Donald Trump continua a escludere l’ipotesi di un recupero della Crimea, la penisola annessa da Putin nel 2014 che ormai sarebbe russa.

Zelensky invece fa riferimento all’integrità territoriale da preservare o recuperare pur sapendo che una simile rigidità non è produttiva nel dialogo con Trump.

La proposta ucraina, secondo il New York Times, sarebbe di non prevedere alcuna restrizione alle dimensioni delle Forze armate ucraine e di prevedere “un contingente di sicurezza europeo” sostenuto dagli Stati Uniti da dispiegare in territorio ucraino per garantire la sicurezza, mentre gli asset congelati russi dovrebbero essere usati come riparazioni di guerra.

Nel colloquio di 15 minuti in Vaticano non si sarebbe fatto cenno al pieno recupero da parte dell’Ucraina di tutto il territorio conquistato dalla Russia o all’insistenza sull’adesione del paese alla Nato.

Per il presidente Volodymyr Zelensky, il faccia a faccia con Trump si è rivelato “un buon incontro. Abbiamo discusso a lungo a tu per tu. Speriamo in risultati concreti su tutto ciò che abbiamo trattato”. Il leader ucraino si è anche lasciato andare all’ipotesi che il faccia a faccia abbia “il potenziale per diventare storico, se raggiungeremo risultati congiunti”.

Trump e Putin Fonte foto: ANSA
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