Padova, 15enne si presenta con la madre al bar per lasciare il fidanzato: lui picchia entrambe
Due tunisini arrestati a Padova per reati contro la persona e il patrimonio. Operazioni di polizia tra il 1° e il 2 aprile.
Due cittadini tunisini sono stati arrestati dalla Polizia di Stato a Padova per reati contro la persona e il patrimonio. Gli arresti sono avvenuti tra il 1° e il 2 aprile, nell’ambito delle operazioni di controllo del territorio.
Arresto in flagranza differita
Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, il primo arresto ha riguardato un 19enne tunisino, fermato in flagranza differita per atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata minorenne e della madre di lei. L’episodio è avvenuto in zona Mortise, dove il giovane ha minacciato le due donne con un coltello. Le vittime si sono rifugiate in un bar, da dove hanno chiamato la polizia.
Dettagli dell’aggressione
Le indagini hanno rivelato che il giovane, conosciuto dalla minore da circa un anno, era diventato violento e prevaricatore, aggredendola fisicamente in più occasioni. La situazione è degenerata quando madre e figlia hanno tentato di comunicare la fine della relazione in un bar, subendo ulteriori violenze.
Nella serata di lunedì 31 marzo, madre e figlia si erano recate al bar per incontrarlo al fine di comunicargli la definitiva rottura della relazione ma ne era nata, dapprima una discussione che poi era passata alle vie di fatto.
In particolare, il cittadino tunisino ha tirato i capelli alla ragazzina e l’ha poi colpita con un pugno e, quando la madre era intervenuta per difenderla, è stata a sua volta picchiata al viso.
Entrambe sono state costrette a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso, riportando 10 giorni di prognosi per la minore e 7 giorni per la madre.
Convalida dell’arresto e provvedimenti
Il 19enne, senza fissa dimora e con precedenti per reati legati a sostanze stupefacenti e lesioni, è stato arrestato e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Padova. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e disposto il divieto di avvicinamento alle vittime, autorizzando il nulla osta per l’espulsione. Il Questore ha quindi disposto il trasferimento del giovane al C.P.R. di Milano, in attesa del rimpatrio.
Arresto di un 40enne tunisino
Il secondo arresto ha riguardato un 40enne tunisino, rintracciato in Piazza Salvemini. L’uomo, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, deve scontare una pena detentiva di quasi 5 anni per diversi reati contro il patrimonio e la persona, tra cui furti, ricettazioni, lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’arresto è stato complesso a causa dei numerosi alias utilizzati dall’uomo per celare la propria identità.
Il 40enne è stato condotto presso la Casa Circondariale di Padova “Due Palazzi” per scontare la sua condanna.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.