Morte Papa Francesco, quando saranno i funerali e l'imponente piano di sicurezza a Roma
Le misure per le esequie di Papa Francesco, tra venerdì e domenica: no fly zone e bonifiche, in campo anche la protezione civile
I funerali di Papa Francesco dovrebbero tenersi tra venerdì e domenica, cioè tra il quarto e il sesto giorno dalla morte. Questo è quello che stabilisce l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, il testo liturgico che definisce le regole e le modalità di quel che avviene dopo il decesso di un Pontefice. Intanto a Roma è scattato il piano sicurezza in vista delle esequie: è già operativa la no fly zone.
- Quando sono previsti i funerali di Papa Francesco
- Imponente piano di sicurezza a Roma
- In campo anche la protezione civile
- Piazza San Pietro blindata
Quando sono previsti i funerali di Papa Francesco
I funerali di Papa Francesco, quindi, avverranno entro lunedì, probabilmente sabato 26 aprile.
La decisione definitiva, comunque, sarà presa solo nel corso della prima congregazione dei cardinali, che si svolge martedì.
Fonte foto: ANSA
I funerali di Papa Francesco si svolgeranno entro lunedì
Quello che è certo è che Roma si sta già preparando, anzi, ha iniziato a prepararsi dalla mattina di lunedì 21 aprile, quando è stata diffusa la notizia della morte del Papa.
Imponente piano di sicurezza a Roma
Potenziamento dei contingenti delle forze dell’ordine nell’area attorno a San Pietro, no fly zone (già operativa), percorsi dedicati ai fedeli per evitare la calca, riunioni in prefettura e attivazione del Centro per la gestione eventi nella sala operativa della Questura.
Sono questi i punti principali del piano di sicurezza in vista delle esequie. “Sono stati immediatamente rafforzati i servizi, l’avvicinamento dei fedeli è notevole”, ha detto il prefetto Lamberto Giannini.
L’obiettivo è che da oggi e fino a quando sarà eletto il nuovo Papa tutto possa svolgersi in “sicurezza e con il rispetto dovuto al Pontefice”, soprattutto per quanto riguarda i funerali, ha sottolineato Giannini.
In campo anche la protezione civile
La premier Giorgia Meloni ha chiesto al capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, di attivare le azioni necessarie per garantire l’afflusso e l’assistenza dei fedeli che raggiungeranno Roma.
Al Dipartimento della Protezione civile sarà affidato il compito di occuparsi di tutta la gestione dell’evento ad eccezione degli aspetti relativi alla sicurezza, dunque dall’organizzazione dei posti medici avanzati alla distribuzione dell’acqua, dal potenziamento delle reti telefoniche alla gestione dell’afflusso e del deflusso dei pellegrini.
Piazza San Pietro blindata
L’area di piazza San Pietro sarà blindata, anche in considerazione del fatto che sono attesi capi di Stato e di governo in arrivo da Paesi di tutto il mondo.
Ci saranno bonifiche accurate anche nel sottosuolo e verranno schierati motociclisti, tiratori scelti, artificieri e nuclei cinofili delle diverse forze di polizia. In campo anche la polizia fluviale per il pattugliamento del Tevere e delle banchine.
Saranno predisposti varchi d’accesso alla piazza con metal detector presidiati dalle forze dell’ordine che controlleranno l’afflusso dei fedeli. Impiegati, inoltre, dispositivi anti-drone in dotazione alle forze armate e un prezioso contributo arriverà poi dagli “occhi elettronici” delle telecamere cittadine.
Sotto la lente, infine, gli scali aeroportuali oltre a stazioni, caselli autostradali e alle principali direttrici cittadine per monitorare l’afflusso di migliaia di fedeli che raggiungeranno Roma.
Verranno controllate attentamente anche le stazioni metro, le principali arterie stradali, il centro storico e gli obiettivi sensibili dislocati nei diversi quadranti della città.
