Gli oppositori di Papa Francesco: chi non lo accettava e chi lo aveva attaccato, anche dentro la Chiesa
Papa Francesco non era amato da tutti: tra i settori più conservatori della Chiesa erano in tanti a non condividere le sue posizioni
Papa Francesco si è spento all’età di 88 anni lasciando un pontificato che durava dal 2013. Apprezzato da tantissimi fedeli in tutto il mondo, Jorge Mario Bergoglio è stato anche contestato e criticato: per gli argomenti che trattava e per come li trattava, aveva infatti diversi oppositori, anche all’interno della Chiesa.
Gli oppositori di Papa Francesco
All’apparenza una figura conciliante e amata da tutti, Papa Francesco lascia con sé una schiera di “nemici” che si sono opposti al suo pontificato, al suo modo di guidare la Chiesa e alle sue tante aperture.
Anche, se non soprattutto nel mondo ecclesiastico, il pontefice si è dovuto guardare da chi non ne condivideva le prese di posizione e da chi avrebbe preferito scelte più conservatrici.
Fonte foto: ANSA
Chi criticava il Pontefice e perché
Durante il suo pontificato Francesco ha incontrato ostacoli, resistenze e accuse. Un’ostilità dettata soprattutto dai temi affrontati da Bergoglio che, soprattutto nei primi anni del suo pontificato, non ha chiuso le porte a diverse categorie, mostrandosi anzi comprensivo con tutti. A chi lo criticava, arrivando persino a tacciarlo di illegittimità, satanismo, massoneria e comunismo, ha sempre risposto di agire “seguendo semplicemente il Vangelo“.
Ci sono stati cardinali a lui ostili, uomini della Curia, preti ma anche laici, rivali anche se non soprattutto dentro alla Chiesa. Contro di lui si sono schierati ben presto i cardinali dei Dubia, fra i più tradizionalisti della Chiesa che non vedevano di buon occhio le sue parole di aperture verso i divorziati risposati. Nel 2017, per questo motivo, una lettera di 62 firmatari lo accusava di eresia.
Chiamato a riformare la Chiesa cattolica, la sua azione si opponeva ai settori più tradizionalisti del clero che credevano che il suo operato minacciasse i valori cattolici. La Chiesa di Bergoglio era quella degli ultimi, dei poveri, degli stranieri e si opponeva a “il chiacchiericcio” che, anziché spalancarla, chiudeva la porta a tanti.
Il rapporto con Ratzinger
Nel 2021, a un incontro in Slovacchia, Bergoglio rispose a chi gli chiedeva come stesse: “Sono ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il Conclave. Pazienza!”, disse dopo un intervento chirurgico.
Di lui e dei suoi antagonisti parlò anche il cardinale e amico del pontefice, Oscar Rodriguez Maradiaga, a Open. “Ci sono persone che non è che pregano contro di lui, ma non lo accettano e, magari senza conoscerlo, sono avversari. Questa è la realtà del mondo diviso che, a volte, più che fede ha ideologie, e le ideologie sono escludenti. Per questo è necessario pregare sempre”.
In tanti, nel corso degli anni, hanno anche chiesto le sue dimissioni. Tra coloro i quali hanno avuto che criticare il pontificato di Francesco, sono da segnalare certamente padre Georg, segretario particolare di papa Ratzinger, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, il cardinale Muller, che accusò il Papa di malgoverno, il cardinale Burke, “pro-life” ed estimatore del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il cardinale Brandmüller. Infine, nonostante fosse stata paventata una contrapposizione tra Bergoglio e Joseph Ratzinger, papa emerito e suo predecessore, il rapporto tra i due è sempre collaborativo e solidale, fino alla morte del tedesco.
