Giorgia Meloni vola da Donald Trump negli Usa per parlare di dazi, scontro con la Francia: caso internazionale
Il 16 aprile la premier Giorgia Meloni dovrebbe incontrare il presidente Usa Donald Trump a Washington per discutere della vicenda dei dazi all'Europa
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni vedrà il presidente Donald Trump a Washington per parlare della vicenda dei dazi. Del viaggio si continua a parlare ma senza conferme, l’appuntamento sembrerebbe però ormai fissato per il 16 aprile, pochi giorni prima del volo che porterà in Italia il vicepresidente JD Vance. L’incontro farebbe registrare un allargamento del divario tra Roma e Parigi.
L’incontro tra Meloni e Trump alla Casa Bianca
Giorgia Meloni rincorre da mesi il bilaterale a Washington con Donald Trump nella speranza di mostrare al mondo l’intesa con il presidente Usa. Dalla Casa Bianca sarebbe ora arrivato il segnale che la premier è la benvenuta. La notizia è riportata da tutti i principali quotidiani sulla base delle conferme di Palazzo Chigi, ma una data certa non c’è ancora.
Analizzando l’agenda della presidente del Consiglio, si sa però che dovrà essere di rientro in Italia il 17 aprile, in tempo per lo sbarco a Roma del vice di Trump, JD Vance. Perciò si presume che l’incontro alla Casa Bianca debba tenersi il 15 o il 16 aprile.
Fonte foto: ANSA
Giorgia Meloni
Meloni si ritroverebbe nello Studio Ovale proprio nelle ore in cui dovrebbero entrare in vigore i primi controdazi dell’Ue, quelli che Ursula von der Leyen aveva già annunciato a metà marzo in risposta alle prime tariffe decise da Trump su acciaio e alluminio.
Intanto sono attese per il 7 aprile le prime decisioni dei 27 Paesi Ue sulla seconda parte della risposta europea ai dazi Usa. Una linea comune ancora non è emersa perché, fanno filtrare da Palazzo Chigi, a dividere l’Ue sarebbe la Francia.
Qualche giorno fa il presidente Emmanuel Macron, incontrando i grandi imprenditori d’Oltralpe, li aveva invitati a bloccare tutti gli investimenti già programmati o in fase di avvio negli Usa.
Le critiche del Financial Times all’Italia
A irritare Roma è stato però un articolo del Financial Times che ha dato voce a numerosi ambasciatori europei critici nei confronti dell’Italia ritenuta il Paese che potrebbe bloccare l’adozione dello Strumento di coercizione da parte della Commissione europea contro gli Stati Uniti.
All’accusa, dal Governo hanno risposto: “Primo, non è vero, secondo è solo uno spin dell’ambasciatore francese“.
Due giorni fa, in effetti, il Commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic, al termine del primo confronto con i suoi omologhi americani, ha affermato: “In questo momento chi ha il telefono di Trump, chi ha rapporti personali fra i leader, è meglio che li usi”.
Questo potrebbe sembrare un’approvazione del viaggio di Meloni da parte di Ursula von der Leyen. Tornando alla questione dell’adozione dello Strumento di coercizione, i primi ad avere dubbi sull’uso del “bazooka” commerciale sarebbero la Germania e la stessa Commissione.
In ogni caso Giorgia Meloni vuole andare a Washington d’intesa con l’esecutivo Ue e avrebbe già ricevuto il via libera dalla presidente della Commissione Ue.
