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Donald Trump annuncia nuovi dazi sui semiconduttori: stangata per Asia e Ue, le possibili conseguenze

Donald Trump vuole imporre nuovi dazi fino al 25% sui semiconduttori: preoccupano le ripercussioni su Cina, Unione Europea e mercati globali

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Donald Trump torna a scuotere i mercati con l’annuncio di nuovi dazi sui semiconduttori. Il provvedimento, giustificato da motivi di sicurezza nazionale, punta a colpire le importazioni dall’Asia e a rilanciare la produzione americana. Preoccupate Cina e Unione Europea, che temono una nuova guerra commerciale.

Trump rilancia i dazi: colpiti i semiconduttori

Con un annuncio che ha subito fatto tremare i mercati finanziari, Donald Trump ha dichiarato di voler imporre nuovi dazi fino al 25% su una vasta gamma di semiconduttori importati. Come riporta Ansa, la misura si fonda sulla Sezione 232 del Trade Expansion Act, la stessa utilizzata nel 2018 per le importazioni di acciaio e alluminio, e rientra in una strategia per “proteggere la sicurezza nazionale”.

Il mirino è puntato soprattutto contro i fornitori di Taiwan, Corea del Sud, Cina e Malesia, da cui proviene gran parte dei componenti elettronici utilizzati negli Stati Uniti. Il Segretario al Commercio, Howard Lutnick, ha confermato che l’indagine preliminare è già stata avviata e che l’introduzione dei dazi potrebbe avvenire “entro due mesi”.

donald trump daziFonte foto: IPA

I nuovi dazi annunciati da Trump avranno ripercussioni sui mercati globali

Il rischio di una guerra commerciale con Cina e Ue

Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere. La Cina ha espresso “profonda preoccupazione”, chiedendo agli Stati Uniti di rimuovere completamente i dazi esistenti.

Pechino ha definito la mossa americana una “violazione delle regole del commercio globale”, sottolineando come le esenzioni temporanee concesse a smartphone e computer siano solo “un contentino”.

Anche l’Unione Europea ha alzato la voce. Il Commissario al Commercio, Maros Sefcovic, ha annunciato l’intenzione di incontrare i rappresentanti statunitensi per valutare contromisure.

A Bruxelles cresce la paura di una nuova spirale protezionista che possa colpire anche le aziende europee attive nella catena globale dei semiconduttori.

Esenzioni temporanee e conseguenze per i mercati

Nell’immediato, gli smartphone, i laptop e alcuni dispositivi elettronici di largo consumo sono stati temporaneamente esentati dai dazi. Tuttavia, si tratta di un provvedimento reversibile: se il piano di Trump dovesse passare interamente, anche questi beni potrebbero essere colpiti.

Intanto, la sola ipotesi di nuovi dazi ha già provocato turbolenze a Wall Street, in particolare sui titoli del settore tecnologico. Le aziende americane, molte delle quali dipendono da forniture asiatiche, temono interruzioni nella catena produttiva e un possibile aumento dei costi.

La misura, se confermata, potrebbe colpire duramente anche i consumatori, che rischiano di pagare di più per dispositivi elettronici di uso quotidiano.

donald-trump-dazi Fonte foto: ANSA
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