Decreto sicurezza pubblicato in Gazzetta Ufficiale, quali sono le norme già entrate in vigore
Il decreto sicurezza è in Gazzetta Ufficiale: nuovi reati, pene più dure e tutele rafforzate per gli agenti. Ecco cosa cambia con le nuove norme
Entra in vigore il decreto sicurezza con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale da sabato 12 aprile. Il provvedimento introduce nuovi reati legati al terrorismo, inasprisce pene per occupazioni abusive, blocchi stradali e truffe agli anziani. Rafforzate inoltre le tutele per agenti e militari, con bodycam e sostegno legale fino a 10mila euro.
- Il decreto sicurezza in Gazzetta Ufficiale, tutte le norme
- Le norme anti terrorismo nel decreto sicurezza
- Cosa cambia per militari e forze dell'ordine
- Tutela legale e carceri
- Le altre misure del decreto sicurezza
Il decreto sicurezza in Gazzetta Ufficiale, tutte le norme
Con la firma di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, sul decreto sicurezza, e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la maggior parte delle disposizioni contenute nel testo diventano effettive a partire da sabato 12 aprile.
Il provvedimento, ampio e articolato, prende il posto del disegno di legge attualmente in discussione al Senato, riprendendone tutti gli articoli ma integrandoli con le modifiche richieste dal Colle.
Fonte foto: ANSA
Una settimana prima, a Roma e a Milano, le manifestazioni contro il decreto sicurezza
Tra le novità già operative, l’introduzione del reato di “possesso di materiale a scopo terroristico” e nuove garanzie per le forze armate e di polizia.
Le norme anti terrorismo nel decreto sicurezza
Il reato relativo alla detenzione di materiali destinati a fini terroristici è introdotto dall’articolo iniziale del decreto, prevedendo una pena detentiva da due a sei anni.
Coinvolto sarà chiunque acquisisca o conservi documentazione con indicazioni su come realizzare e utilizzare armi letali, ordigni, sostanze chimiche o batteriologiche, o qualsiasi altra tecnica utile alla realizzazione di atti terroristici.
Allo stesso tempo viene abbassata la soglia per configurare il reato nei confronti di chi promuove, distribuisce o rende accessibile, con qualunque mezzo, materiale che spiega come preparare ed usare esplosivi necessari a compiere reati di particolare gravità.
Cosa cambia per militari e forze dell’ordine
Con il nuovo decreto sicurezza viene messo in campo un ampio insieme di misure pensate per rafforzare la tutela delle forze armate e delle forze dell’ordine.
Tra queste, si prevede l’inasprimento delle pene per i reati di resistenza, minaccia o violenza contro pubblici ufficiali, nel caso in cui a subirli siano agenti o ufficiali di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza. La pena potrà essere aumentata fino al 50%.
Il provvedimento introduce anche un’aggravante specifica per chi commette atti violenti con l’intento di bloccare la costruzione di infrastrutture strategiche, chiarendo che si tratta di opere legate a trasporti, energia, telecomunicazioni e servizi pubblici essenziali (norma già ribattezzata “anti no Ponte” o “anti no Tav”). Viene inoltre istituita una nuova fattispecie di reato: le lesioni personali arrecate a un agente nello svolgimento, o a causa, del proprio servizio.
Il testo del decreto autorizza l’utilizzo di bodycam da parte degli operatori in servizio nei contesti più delicati, inclusi quelli ferroviari e nei luoghi di detenzione. Infine, gli agenti potranno portare armi private anche fuori servizio, senza licenza.
Tutela legale e carceri
Il decreto sicurezza prevede inoltre che lo Stato possa coprire fino a 10mila euro per ciascuna fase del processo a favore di agenti, vigili del fuoco e militari indagati per fatti legati al servizio. È esclusa la rivalsa salvo dolo accertato o grave negligenza.
Rafforzata la tutela dei beni pubblici: chi li imbratta rischia fino a tre anni di carcere e 12mila euro di multa in caso di recidiva. Aumentano poi le sanzioni per violazioni delle disposizioni della polizia stradale, con possibile sospensione della patente.
Nei penitenziari, viene introdotto il reato di “rivolta in carcere“, con pene aggravate se vi sono armi o feriti. Misure simili valgono anche nei Cpr, limitate agli ordini per garantire ordine e sicurezza.
Le altre misure del decreto sicurezza
Fra le altre norme, quella che trasforma in reato il blocco stradale, punito con reclusione fino a un mese (da sei mesi a due anni se in gruppo). Introdotto il reato di occupazione abusiva di immobili con pene da due a sette anni e una procedura più rapida per restituire l’abitazione al legittimo proprietario.
Rafforzate anche le pene per truffe agli anziani, con l’arresto in flagranza e aggravanti specifiche. Aumentate inoltre le sanzioni per chi induce minori fino a 16 anni all’accattonaggio.
Poche le norme non immediatamente operative. Entro 60 giorni sarà adottato il regolamento per l’iscrizione all’albo dell’Ufficio del Commissario antiracket e antiusura. Entro 12 mesi dalla conversione del decreto, saranno invece apportate modifiche alle regole sull’organizzazione del lavoro per i soggetti sottoposti a trattamento penitenziario.
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