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Botta e risposta tra Sechi e Lilli Gruber sul video di Donald Trump su Gaza: "Già demolita dai bombardamenti"

Sul tema del video AI diffuso da Donald Trump in cui si immagina una Gaza "turistica" il pepato confronto fra Lilli Gruber e Mario Sechi su La7

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Fa discutere il video AI diffuso da Donald Trump con la sua visione su Gaza, trasformata in una sorta di resort kitch. Il tema è stato oggetto di uno scambio di vedute fra Mario Sechi e Lilli Gruber, fra l’esigenza di pensare a una ricostruzione e l’evidenza del dramma palestinese.

Video AI su Gaza, un bene o un male per Trump?

Il video apparso su Truth, il social network di Donald Trump, mostra una Gaza ripensata e ricostruita con l’intelligenza artificiale,  con la Striscia devastata dalla guerra trasformata in una lussuosa “Riviera”. Nel filmato Trump e Netanyahu celebrano la ricostruzione, mentre una canzone dance inneggia alla “liberazione”.

Il video, grottesco e provocatorio, secondo la lettura di molti banalizza il dramma mediorientale, combinando propaganda, culto della personalità e una visione surreale del conflitto israelo-palestinese.

Frizioni fra Sechi e Gruber

La questione è stata oggetto di discussione a “Otto e mezzo” su La7. Lilli Gruber ha chiesto a Mario Sechi se questo tipo di iniziativa possa essere controproducente per il presidente americano.

“Trump innanzitutto dobbiamo ricordare chi è, è un presidente degli Stati Uniti, è un americano ed è un costruttore che è un altro dettaglio non piccolo per cercare di definire la questione” ha sottolineato Sechi. “Dunque è un uomo che pensa sostanzialmente nella concretezza, a lui piacciono le costruzioni, è il caso di usare proprio questo termine, e tutto ciò che fa in politica in qualche maniera lui lo immagina come poi una cosa che ha delle conseguenze materiali”.

I palestinesi e la demolizione di Gaza

Nel caso di Gaza, ha osservato Sechi, il video è un modo attraverso il quale si prova a immaginare cosa possa esserci dopo la guerra, una volta che sarà firmata la pace. 

“E i palestinesi dove? Perché anche questo è un quesito che bisogna porsi quando si vede questo video” ha chiesto quindi Gruber.

Sechi ha quindi specificato che Gaza, nella visione di Trump è un “demolition site, cioè è un posto che va demolito e ricostruito, e anche questo è vero, perché qualcosa bisognerà pur fare, e aggiungo che qualcosa bisognerà immaginare per lo sviluppo di quell’area, per il benessere delle popolazioni che ci vivranno”.

“In occidente il benessere delle coste è quello che abbiamo visto, se volete in forma caricaturale, ma diciamo che abbiamo legioni di occidentali che vanno a trascorrere le vacanze in una riviera” ha aggiunto Sechi. “D’altronde se l’alternativa sono i tunnel di Hamas, beh, stiamo freschi no? Allora qua bisogna guardare senza ipocrisia e levandosi un po’ le lenti europee per vedere la realtà”.

“Sì, ma la realtà come tu sai, si può leggere in tanti modi” ha replicato Gruber. “Tu dici va demolita Gaza e poi ricostruita: demolita già fatto, perché è praticamente spianata, dopo un anno e mezzo di bombardamenti israeliani e oltre 45.000 palestinesi uccisi”.

video trump gaza gruber sechi Fonte foto: ANSA
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