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A Ercolano sequestrano la figlia omosessuale: avevano minacciato lei e la compagna di dar fuoco alla loro casa

A Ercolano (Napoli) sono stati arrestati due genitori che hanno sequestrato la figlia: non accettavano la sua relazione omosessuale

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Non accettano la relazione omosessuale della figlia 19enne e la sequestrano, impendendole di uscire di casa e di vedere la compagna 20enne. La vicenda si è verificata a Ercolano, comune in provincia di Napoli. Il padre e la madre della giovane, di 47 e 43 anni, sono stati arrestati dai carabinieri per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. Avevano anche rivolto minacce gravi nei confronti della figlia e della fidanzata.

Ercolano, sequestrano la figlia perché omosessuale

I genitori della 19enne non hanno mai accettato l’orientamento della figlia. Sapevano che aveva una fidanzata 20enne.

Le due ragazze avevano cominciato a vivere assieme. Una situazione che aveva scatenato ancor più l’ira del padre e della madre della 19enne, entrambi incensurati, che avevano minacciato la coppia di dare fuoco all’abitazione in cui dimorava.

Ercolano Mappa arrestiFonte foto: © 2025 OpenMapTiles | © 2025 OpenStreetMap contributors | © 2025 TomTom | Tuttocittà

Le due giovani, temendo che dalle minacce si passasse ai fatti, hanno trovato riparo in casa di un’amica, fuggendo dall’appartamento dove vivevano.

I genitori della 19enne però avevano installato un gps nel cellulare della figlia, riuscendo così a rintracciarla. Una volta appresa la posizione della ragazza, sono andati a casa dell’amica dalla quale si era rifugiata, prelevandola con forza tra le urla e le grida dei presenti.

L’intervento dei carabinieri

Durante il sequestro, le hanno strappato il cellulare dalle mani, per poi afferrarla per le braccia e trascinarla in auto.

La scena  è stata immortalata dalle telecamere della videosorveglianza presenti all’esterno dell’abitazione. Le immagini sono state acquisite e visionate dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco.

I militari dell’Arma si sono poi recati a casa dei genitori della 19enne. Arrivati sul posto hanno attivato la bodycam. Prima dell’irruzione hanno udito le urla e il pianto di una donna provenire dall’interno dell’appartamento.

Entrati, hanno individuato la vittima che era costretta a stare a casa. Nel preciso momento in cui l’hanno vista si trovava sul divano tra le braccia della nonna materna mentre piangeva disperata. I genitori non le permettevano di uscire e di avere contatti con l’esterno.

Il racconto della vittima e l’arresto dei genitori

I militari hanno ascoltato la 19enne che ha spiegato che, oltre ai fatti appena accaduti, in precedenza ci sono stati altri episodi di violenza, percosse e minacce da parte dei genitori, disposti a tutto pur di interrompere la sua relazione sentimentale.

Il padre e la madre della 19enne sono stati arrestati per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. La vittima ha deciso di lasciare la propria abitazione.

Arcigay Napoli: “Omofobia alimentata da classe dirigente”

“La storia di questa giovanissima ragazza di Ercolano, per violenza e intolleranza, ricorda la drammatica vicenda del ragazzino di 16 anni di Poggioreale pestato dal padre a colpi di chiave inglese solo perché gay”. Così Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli in merito alla vicenda.

“Occorre intervenire nelle scuole e nelle famiglie – ha aggiunto – per fermare questa ondata di violenza omotransfobica. L’omofobia e la transfobia sono il prodotto di una subcultura patriarcale e misogina e vengono alimentate dalla classe dirigente del nostro Paese e dal nostro Governo”.

E ancora: “Tanti esponenti della maggioranza parlamentare e di governo continuano a strumentalizzare questo crescente odio omotransfobico con crociate inspiegabili che spesso partono proprio dalle scuole. Aggressioni, insulti, minacce, suicidi, sembra un bollettino di guerra”.

“Bisogna assolutamente cambiare rotta, lo dobbiamo soprattutto alle nuove generazioni, più libere e serene”, ha concluso Sannino.

ercolano-carabinieri Fonte foto: ANSA
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