Rapine in banca nel torinese, arrestata banda di ladri professionisti di Palermo: quanti soldi hanno rubato
Cinque arresti a Palermo per rapine in banca tra febbraio e marzo. Operazione dei Carabinieri grazie a videosorveglianza.
E’ di cinque arresti il bilancio di un’operazione dei Carabinieri a Palermo, dove una banda è stata fermata per rapine a banche tra febbraio e marzo. L’operazione è stata eseguita il 15 aprile a seguito di un’ordinanza del gip del Tribunale di Torino.
Dettagli dell’operazione
Stando alle informazioni pubblicate sul sito dei Carabinieri, l’operazione è stata condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino, con il supporto della Compagnia di Palermo Piazza Verdi. Sono stati arrestati cinque persone italiane di 30, 48 (due), 49 e 50 anni, sospettate di aver commesso due rapine ai danni di filiali bancarie a Osasio e a Moncalieri, per un totale di oltre 110 mila euro in contanti.
Indagini e modalità operative
Le indagini, che hanno portato all’arresto, sono state supportate dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza delle banche e delle telecamere comunali. I Carabinieri hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, identificando i ruoli specifici di ciascuno nella realizzazione dei presunti delitti. È stato accertato che le rapine sono state eseguite da una banda proveniente da Palermo, che operava con un supporto logistico a Torino.
Modus operandi della banda
Prima di ogni colpo, venivano effettuati numerosi sopralluoghi per verificare le condizioni dei luoghi. I membri della banda erano suddivisi in esecutori materiali e basisti. La fuga avveniva con un’auto rubata e targhe contraffatte. Dopo ogni colpo, la banda rimaneva a Torino giusto il tempo per spartire il bottino, che è stato in gran parte recuperato dagli investigatori, per poi tornare in Sicilia con un’altra auto non riconducibile a loro.
Conseguenze legali
Quattro dei presunti rapinatori sono stati condotti al carcere “Pagliarelli-Lorusso” di Palermo, mentre il quinto, uno dei due 48enni, è stato raggiunto dalla misura presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino perché già detenuto per altra causa. Il provvedimento è stato emesso durante le indagini preliminari e vige la presunzione di non colpevolezza.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.