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Possibile svolta sul caso Alessia Pifferi, l'arma della difesa e il documento inedito svelato a Quarto grado

Caso Alessia Pifferi a un punto di svolta: la difesa avrebbe ottenuto un documento inedito di 63 pagine che svelerebbe dettagli sul passato della donna

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Nella puntata di Quarto Grado in onda venerdì 7 febbraio, sono stati svelati nuovi, inquietanti dettagli che potrebbero rappresentare un punto di svolta nel caso Alessia Pifferi. Secondo quanto emerso, la difesa avrebbe in mano un’arma: un dossier inedito, contenente numerosi dettagli sul passato problematico della donna. Il documento conterrebbe diagnosi psicologiche risalenti all’infanzia della 37enne.

Alessia Pifferi, svolta nel caso: il documento inedito

Nel corso dell’appuntamento di venerdì 7 febbraio con Quarto Grado, sono stati svelati nuovi retroscena sul passato di Alessia Pifferi.

La donna, condannata all’ergastolo per l’omicidio della figlia Diana, da lunedì 10 febbraio dovrà affrontare il processo in appello.

alessia pifferi documento inedito quarto gradoFonte foto: ANSA

Alessia Pifferi durante l’udienza del processo per l’omicidio della figlia Diana 

Nel corso del programma, è stata svelata l’esistenza di un’arma nelle mani della difesa. La quale avrebbe ottenuto un documento che potrebbe fare la differenza e rappresentare un punto di svolta nel caso.

Circa l’autenticità di tale documentazione, però, sono già sorti diversi dubbi.

Il contenuto del dossier

Durante la puntata di Quarto Grado, è stato rivelato anche il contenuto del dossier, un lunghissimo e articolato documento di ben 63 pagine.

Al suo interno, numerosi dettagli sull’infanzia problematica di Alessia Pifferi. Il documento contiene innanzitutto il contenuto di diversi colloqui con i genitori, richiesti in quanto la donna, da bambina, rifiutava di andare a scuola.

Un rifiuto che ha origini nella primissima infanzia della Pifferi: anche alla scuola materna manifestava il medesimo rifiuto.

Il dossier, inoltre, contiene certificati medici e diagnosi psicologiche, inclusi alcuni disegni ad opera della Pifferi. Al suo interno, un certificato del SIME (Centro di Igiene Mentale Evolutiva), che nel 1995 ha confermato la diagnosi: turbe psichiche.

L’intervento dell’avvocato e i dubbi della Procura

In puntata, l’avvocato di Alessia Pifferi, Alessia Pontenani, ha confermato che tenterà la carta in appello della semi-infermità.

L’avvocato Pontenani ha sottolineato come la sua assistita, dai 5 ai 15 anni, sia stata seguita dalla Neuropsichiatria Infantile.

In merito alle accuse di inattendibilità degli atti, ha ribadito con fermezza che i documenti presentati dalla difesa sono ufficiali.

Tuttavia, il pm ha sollevato dei dubbi sul documento mostrato a Quarto Grado, tanto da chiedere una verifica del dossier. Lo psichiatra consulente della procura ha messo in dubbio l’autenticità dei documenti. Molte delle sue pagine non sarebbero numerate.

alessia-pifferi-documento-inedito-quarto-grado Fonte foto: ANSA
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