Nel video dell'omicidio del panettiere a Milano si sentono anche gli spari: ma lui non risponde al gip
La fuga di Raffaele Mascia è stata immortalata in un video. Nel filmato si possono sentire gli spari dell'agguato al panettiere
Raffaele Mascia si avvale della facoltà di non rispondere. È quanto emerge dagli ultimi aggiornamenti sulle indagini per l’omicidio del panettiere ucraino Ivan Drisan e del ferimento del suo connazionale Pavel Koresko, per il quale il 21enne figlio del titolare del panificio-pasticceria si trova a San Vittore con l’accusa di omicidio e tentato omicidio con le aggravanti dei futili motivi e del porto illegale dell’arma. La fuga di Mascia è stata immortalata in un video di una telecamera di sorveglianza.
- Raffaele Mascia non risponde al gip
- Nel video della fuga si sentono gli spari
- L'omicidio del panettiere a Milano
Raffaele Mascia non risponde al gip
Interrogato dal gip Luca Milani la mattina di giovedì 20 febbraio Raffaele Mascia, il 21enne arrestato per l’omicidio di Ivan Drisan e per il ferimento di Pavel Koresko, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Lo riporta Ansa.
Il giudice per le indagini preliminari dovrà ora decidere sulla convalida del fermo e sulle possibilità presentate dal pubblico ministero Carlo Enea Parodi sul pericolo di reiterazione del reato, fuga e inquinamento probatorio.
Fonte foto: ANSA
Al momento del fermo Mascia, arrestato a Porta Genova lunedì 17 febbraio, ha raccontato che si trovava in quella zona con l’intenzione di costituirsi.
Interrogato martedì 18 febbraio dal pm Carlo Enea Parodi al carcere di San Vittore, Mascia ha spiegato di aver sparato dopo essersi sentito minacciato, una versione che tuttavia non corrisponde a quanto riferito dalla testimone, la 48enne moldava che durante l’agguato si trovava in compagnia dei due cittadini ucraini.
Nel video della fuga si sentono gli spari
La telecamera interna del condominio al civico 4 di piazzale Gambara ha ripreso l’ingresso di Raffaele Mascia sul retro della panetteria e, pochi minuti dopo, la sua fuga.
Nel filmato vediamo Mascia entrare nella panetteria per poi uscirne poco dopo. Quindi il giovane entra nel retrobottega e riesce subito dopo – probabilmente con la pistola – infilando nuovamente la porta sul retro. Infine iniziano le esplosioni: sei colpi in rapida successione che uccidono Ivan Drisan, raggiunto da quattro colpi al torace, e Pavel Koresko, attualmente in gravi condizioni.
Dopo l’agguato Mascia esce nuovamente dal retro e si dà alla macchia. Grande assente della vicenda è l’arma utilizzata durante l’attacco, una P38. “Non sarà mai ritrovata da nessuno”, ha detto il 21enne come riporta Corriere della Sera.
L’omicidio del panettiere a Milano
I fatti risalgono al pomeriggio di sabato 15 febbraio. Nel panificio pasticceria di piazzale Gambara, alle 18:30, si trovavano Ivan Drisan e Pavel Koresko. Entrambi avevano bevuto qualche birra insieme al padre di Raffaele Mascia, gestore del negozio, e si stavano trattenendo per parlare un po’.
In quel momento era presente anche la testimone di nazionalità moldava. Su ciò che ha scatenato la furia omicida di Mascia le versioni sono discordanti: secondo l’indagato, Drisan lo avrebbe minacciato. Secondo la versione della donna, invece, Drisan gli avrebbe detto: “Vieni a lavorare con me e aiuta tuo padre“. Quindi il 21enne sarebbe andato a prendere l’arma per poi rientrare dal retro del negozio e puntare l’arma in primo luogo contro Drisan.
La fuga di Raffaele Mascia è durata 48 ore, interrotta anche grazie alla testimonianza della supertestimone: la polizia lo ha rintracciato alle 20 di lunedì 17 febbraio.
