Giovanni Castellucci di Aspi condannato per la strage del bus di Avellino, morti in 40: cosa successe sull'A16
I giudici della Cassazione hanno condannato a sei anni Giovanni Castellucci, ad di Autostrade per l'Italia nell'anno della strage del bus di Avellino
La corte di Cassazione ha confermato la condanna a carico di Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Aspi (Autostrade per l’Italia), per la tristemente nota strage di Avellino in cui morirono quaranta persone dopo un volo di trenta metri a bordo di un bus. Castellucci è stato condannato a sei anni di reclusione dalla Quarta Sezione Penale, una sentenza che ha confermato la decisione presa dalla Corte d’Appello nel 2023.
- Giovanni Castellucci condannato a 6 anni
- Le condanne agli altri dirigenti di Autostrade per l'Italia
- La strage di Avellino
- Le dichiarazioni degli avvocati di Castellucci
Giovanni Castellucci condannato a 6 anni
Venerdì 11 aprile la Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha confermato la condanna per Giovanni Castellucci. Gli ermellini hanno confermato la sentenza d’appello del 2023: Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia (Aspi), dovrà scontare sei anni per disastro colposo e omicidio colposo.
Secondo i giudici Castellucci – finito a processo anche per il crollo del ponte Morandi – è stato il “responsabile civile” di quanto accadde il 28 luglio 2013 sulla A16, all’altezza di Avellino, quando un bus precipitò da un cavalcavia lungo il tratto Napoli-Canosa dopo il cedimento delle barriere laterali.
Fonte foto: ANSA
Nella tragedia morirono 40 persone. I giudici della corte di Cassazione hanno respinto le istanze della Procura generale che aveva chiesto un appello bis per Castellucci, con lo scopo di riformulare il capo di imputazione di omicidio colposo e l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” per la parte relativa al disastro colposo.
Per l’ex ad di Aspi, quindi, si aprono le porte del carcere. La decisione è arrivata dopo quattro ore di camera di consiglio.
Le condanne agli altri dirigenti di Autostrade per l’Italia
Oltre alla conferma della condanna a carico di Giovanni Castellucci, la Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha passato in giudicato anche le condanne di altri dirigenti di Autostrade per l’Italia.
L’ex direttore generale Riccardo Mollo e i dipendenti Marco Perna e Massimo Giulio Fornaci sono stati condannati definitivamente a sei anni. A cinque anni sono stati condannati l’ex dirigente Aspi Nicola Spadavecchia e Paolo Berti, direttore di tronco. Gianluca De Franceschi, Gianni Marrone e Bruno Gerardi, rispettivamente dirigente e dipendenti di Aspi, sono stati condannati a tre anni.
Il proprietario del bus Gennaro Lametta è stato condannato a nove anni mentre quattro anni sono stati inflitti ad Antonietta Ceriola, allora dipendente della motorizzazione civile di Napoli.
La strage di Avellino
Il 28 luglio 2013 un autobus stava percorrendo l’A16 Napoli-Canosa per trasportare un gruppo di fedeli di Pozzuoli che stavano rientrando da un pellegrinaggio da Pietralcina, luogo sacro per i devoti a Padre Pio. Una volta imboccato il viadotto dell’Acqualonga in discesa, il sistema frenante del mezzo cedette.
L’autista sbandò contro alcune automobili fino a ripiegare a bordo strada, per sfruttare l’attrito con le barre laterali e cercare di fermare il mezzo. Le barre laterali, invece, cedettero. Il pullman precipitò per trenta metri e sul colpo morirono 38 persone, altre due persero la vita pochi giorni dopo per le tragiche conseguenze del disastro.
Le dichiarazioni degli avvocati di Castellucci
Ascoltati dall’Agi, i difensori di Giovanni Castellucci Paola Severino e Filippo Dinacci dopo la sentenza hanno dichiarato: “Le decisioni si rispettano anche quando risultano incomprensibili“.
I due legali sostengono che “l’ingegner Castellucci sia totalmente estraneo ai fatti e che abbia sempre svolto accuratamente i propri doveri di Amministratore Delegato”. La responsabilità, dunque, si sarebbe stata “di esclusiva competenza del progettista, neppure indagato”.
