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Femminicidio di Sara Campanella, il video del pedinamento di Stefano Argentino prima dell'aggressione

Il video del pedinamento di Sara Campanella da parte di Stefano Argentino prima del femminicidio: cos'è successo il 31 marzo

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L’occhio elettronico ha visto e registrato tutto. In pochi secondi la storia di Sara Campanella diventerà quella di un femminicidio, l’ennesimo in Italia. Una telecamera di videosorveglianza ha immortalato il pedinamento di Stefano Argentino prima dell’aggressione. Il 27enne tallona la vittima verso un distributore di benzina, poi tutto si fa concitato fino al tentativo di fuga da parte della ragazza, che pochissimi istanti dopo cade sotto le coltellate.

Il video del pedinamento di Stefano Argentino

In pochi giorni di indagini i contorni del femminicidio di Sara Campanella sono sempre più definiti. Sin dall’inizio, specialmente dopo la cattura di Stefano Argentino che nel frattempo si era rifugiato a Noto (Siracusa), era stato reso noto che la tragedia di viale Gazzi si era consumata sotto le videocamere di sorveglianza della zona.

Grazie alle immagini, ma anche grazie alle testimonianze delle amiche e colleghe della vittima, gli inquirenti sono stati in grado di raggiungere il 26enne che nel frattempo si era rifugiato in un b&b gestito dalla famiglia.

Nel filmato, diffuso da Mattino Cinque News, notiamo due figure camminare a distanza più che ravvicinata nei pressi di un distributore di benzina. Sara Campanella, pantaloni bianchi, cerca di tenere il passo mentre Stefano Argentino le sta accanto, quasi sorpassandola.

I due fanno per attraversare la piazzola del distributore, ma a un certo punto si fermano e iniziano a discutere. A quel punto Sara Campanella fa per allontanarsi e accelera e il passo, e proprio in quel momento Argentino fa uno scatto e la afferra alle spalle. La ragazza inizia a divincolarsi. Sono le 17:24 di lunedì 21 marzo.

Il femminicidio di Sara Campanella

Lunedì 31 marzo Sara Campanella, 22enne originaria di Misilmeri (Palermo), si trovava al Policlinico Universitario di Messina per seguire una lezione del corso di Biotecnologie. Da circa due anni riceveva le attenzioni di Stefano Argentino, un 26enne fuori corso originario di Noto (Siracusa) che più volte le aveva chiesto di frequentarsi ottenendo, però, il rifiuto della ragazza.

Quella sera proprio Argentino l’avrebbe attesa all’uscita del padiglione. Uscita dall’università, Campanella si sarebbe accorta della presenza di lui e avrebbe avvertito le amiche con un messaggio vocale inviato su WhatsApp: "Dove siete? Sono con il malato che mi segue". Lui l’avrebbe inseguita per poi raggiungerla con lo scopo di parlarne.

I due avrebbero cominciato a discutere, poi – come mostrano le immagini – Sara Campanella avrebbe cercato di allontanarsi. Argentino l’avrebbe dunque afferrata mentre la ragazza tentava di divincolarsi. Poi sono arrivate le coltellate davanti agli occhi di diversi testimoni. Dopo il femminicidio Stefano Argentino avrebbe raggiunto il centro di Messina per recuperare la sua auto e sarebbe partito per Noto, dove si sarebbe nascosto in un b&b gestito dai genitori.

La confessione del presunto killer

Incalzato dagli inquirenti e incastrato dalle telecamere, Stefano Argentino ha confessato di aver ucciso Sara Campanella. Il suo avvocato Raffaele Leone, che rinuncerà all’incarico dopo l’udienza di convalida, ha riferito all’Adnkronos che il suo assistito "non ha spiegato cosa lo ha spinto ad aggredire la ragazza".

Tuttavia, riporta Repubblica, il 26enne ha raccontato che in quell’ultimo incontro fatale le avrebbe "domandato notizie di un’operazione a cui si era sottoposta", oltre a chiederle spiegazioni sul perché Sara Campanella avesse ignorato un suo messaggio inviato nel mese di gennaio. La 22enne "ha fatto scena muta", quindi sarebbe partita l’aggressione.

femminicidio-sara-campanella Fonte foto: US Mediaset
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