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Duplice omicidio a Roma, la pista della faida nella mafia cinese: chi era Zhang Dayong

Chi c'è dietro il duplice omicidio di via Prenestina? Si valuta l'ipotesi della mafia cinese: una delle vittime, Zhang Dayong, era stato arrestato

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Dietro il duplice omicidio avvenuto a Roma potrebbe esserci la mafia cinese. Per il momento gli inquirenti restano nel campo delle ipotesi, ma a suggerire questa teoria è l’identità di una delle vittime. Il nome di Zhang Dayong era già passato per le scrivanie degli investigatori nell’ambito dell’inchiesta sulla guerra delle grucce, nata per far luce su traffici illeciti che a Prato riguardavano due opposte fazioni della criminalità organizzata.

Zhang Dayong coinvolto in un’altra inchiesta

Come già ribadito, la pista della mafia cinese è ancora un’ipotesi. Le vittime, Gong Xiaogqing (38 anni) e il compagno Zhang Dayong (53), vivevano in un appartamento al quinto piano del civico 70 della via Prenestina.

Dopo il duplice omicidio gli investigatori hanno subito notato che il nome del 53enne non era nuovo alle forze dell’ordine: l’uomo, infatti, risultava coinvolto in una inchiesta precedente.

omicidio Roma mafia cinese Zhang DayongFonte foto: © 2024 OpenMapTiles | © 2024 OpenStreetMap contributors | © 2024 TomTom | Tuttocittà
Dietro il duplice omicidio avvenuto in via Prenestina 70, a Roma, potrebbe esserci la mafia cinese: una delle vittime, Zhang Dayong, era coinvolto in una precedente inchiesta

Nello specifico Zhang Dayong era stato arrestato e scarcerato a Prato con l’accusa di reati contro il patrimonio di matrice organizzata. Come sintetizza Roma Today, Dayong era accusato di tentata estorsione al servizio, secondo gli inquirenti, di un connazionale a capo di una delle fazioni coinvolte. Le indagini a suo carico erano scattate nell’ambito dell’inchiesta sulla “guerra delle grucce”, una faida tra gruppi criminali cinesi per il controllo del mercato della fast fashion.

Per questo motivo chi indaga non esclude l’ipotesi del regolamento di conti tra clan criminali: le vittime sono state freddate da un killer ora a piede libero, e accanto ai corpi sono stati rinvenuti tutti gli effetti personali della coppia. La donna, tuttavia, sarebbe risultata incensurata.

La guerra delle grucce

L’inchiesta coordinata dal procuratore capo di Prato Luca Tescaroli riguardava la cosiddetta guerra delle grucce con indagini che partivano dal comune toscano e si estendevano in altre località, compresa la Capitale. Si trattava di una faida tra organizzazioni criminali cinesi per il controllo del mercato degli appendiabiti.

Solamente il 10 aprile La Nazione riportava che queste tensioni tra fazioni si sarebbero estese anche in Francia e in Spagna dal momento che i clan non limitano il loro controllo solamente alle cosiddette “grucce”, bensì anche sulle dimensioni logistiche del mondo della fast fashion.

Le indagini sulla guerra delle grucce sarebbero una naturale estensione di un’inchiesta precedente della DDA, China Truck, conclusasi nel 2018 con l’arresto di 33 persone e 21 indagati. Con un fatturato da circa quattro miliardi di euro l’anno, la fast fashion cinese è un fenomeno che inevitabilmente fa gola alle associazioni mafiose.

Il duplice omicidio a Roma

Il fatto di sangue ha avuto luogo alle 23 di lunedì 14 aprile al civico 70 di via Prenestina, a Roma. La coppia, Gong Xiaogqing e  Zhang Dayong, si trovava di fronte all’ingresso della palazzina in cui viveva. I due stavano rientrando a casa a bordo delle loro biciclette, quando improvvisamente sono stati freddati con almeno sei colpi di arma da fuoco, alcuni dei quali esplosi in direzione della testa.

Secondo gli inquirenti l’assassino si sarebbe fatto aprire il portone dopo aver citofonato ad alcuni condomini, quindi avrebbe atteso l’arrivo della coppia. Una volta rincasate le vittime, il killer avrebbe aperto il fuoco sul marciapiede. Subito dopo si sarebbe dileguato a piedi e non in moto, come specifica Roma Today. Le indagini degli investigatori continuano.

omicidio-roma-mafia-cinese-zhang-dayong Fonte foto: IPA
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