Dov'è Sebastiano Visintin indagato nell'omicidio della moglie Liliana Resinovich e perché ha lasciato l'Italia
Sebastiano Visintin è partito per l'Austria: "Qui ci sono belle signorine". Il 73enne è ora indagato per l'omicidio della moglie Liliana Resinovich
“Sono venuto a riposarmi, non sto bene”. Sono parole che Sebastiano Visintin pronuncia all’indomani di una doccia fredda: è indagato per l’omicidio della moglie Liliana Resinovich. Appresa la notizia il 73enne è partito alla volta di Villach, nel sud dell’Austria, dove sta soggiornando in un albergo nel quale ha ritrovato alcuni amici. “Non sono preoccupato”, dice Visintin che non nasconde di essere convinto che la vicenda sia stata ingigantita.
Sebastiano Visintin è in Austria
Alle 6:30 di sabato 12 aprile Sebastiano Visintin ha lasciato Trieste ed è partito per l’Austria. Lo ha riferito il diretto interessato in un’intervista all’Ansa, che lo ha raggiunto telefonicamente. Da ieri, venerdì 11 aprile, il suo nome è stato messo nero su bianco sul registro degli indagati della Procura di Trieste.
L’indagine, ovviamente, riguarda l’omicidio – che non è più un suicidio – della moglie Liliana Resinovich, rinvenuta cadavere il 5 gennaio 2022 nel bosco adiacente all’ex ospedale psichiatrico San Giovanni di Trieste.
Fonte foto: ANSA
Perché Visintin si trova in Austria? “Sono venuto a riposarmi, non sto bene, oggi mi sento un po’ meglio, ho anche qualche problema fisico“, dice all’Ansa. Nel pomeriggio il 73enne prenderà la bici e si sposterà a Felden per fare “il giro del lago”, dopodiché farà “una sauna con gli amici e poi la cena”.
Amici, questi, che Visintin frequenterebbe “da 30 anni” e coi quali è solito fare “un tuffo nel lago gelato” perché “tira su il morale”. In quei territori “ci sono belle signorine“. E le indagini a suo carico? “Non sono preoccupato”, dice all’Ansa, che se la vicenda “è ingigantita, vediamo”. Quando il corrispondente dell’Ansa gli chiede quando tornerà a Trieste risponde, lapidario: “Non te lo dico”.
Il 73enne indagato per omicidio
Una doccia fredda, dicevamo, è piovuta addosso a Sebastiano Visintin l’11 aprile. L’annuncio è stato dato dal giornalista Carmelo Abbate durante la puntata di Quarto Grado, in diretta: il 73enne è ora indagato per l’omicidio della moglie, Liliana Resinovich.
Come riporta Ansa, martedì 8 aprile gli inquirenti avrebbero prelevato qualcosa dall’abitazione di Visintin dopo una perquisizione di 7 ore. Secondo un’indiscrezione pubblicata da Il Piccolo gli uomini della Questura di Trieste avrebbero sequestrato un paio di guanti oltre ad alcune paia di forbici e diversi coltelli.
L’omicidio di Liliana Resinovich
Il giallo di Liliana Resinovich è iniziato il 14 dicembre 2021. Quella mattina la donna, 63 anni e triestina, si era allontanata dalla casa in cui viveva insieme al marito Sebastiano Visintin che quella mattina era uscito di casa prima della donna.
Della donna si persero le tracce fino al 5 gennaio 2022, quando il suo cadavere fu ritrovato in un bosco di fronte all’ex ospedale psichiatrico San Giovanni. Il corpo era avvolto in due sacchi neri di plastica. Inizialmente il caso fu archiviato come suicidio, ma una nuova superperizia eseguita nel 2025 ha cambiato il corso della vicenda: è stato un omicidio.
Diverse le persone che da sempre roteano intorno alla vicenda: da un lato Sebastiano Visintin, il marito; dall’altro Claudio Sterpin, sedicente amante della vittima. L’uno ha sempre accusato l’altro, ma i sospetti su Visintin sono stati più volte avanzati anche dalla famiglia di “Lilly” (così veniva chiamata affettuosamente da chi la conosceva). L’11 aprile la svolta: dopo 3 anni sul registro degli indagati è comparso per la prima volta un nome, quello di Sebastiano Visintin.
Come abbiamo visto, il 73enne si dice “tranquillo” e ipotizza che le indagini a suo carico siano “un atto dovuto”.
