Bus turistico caduto nel Po a Torino, il racconto del testimone: "Correva, ha colpito una donna"
Bus finisce nel Po a Torino: morto l’autista. I testimoni: “Andava in retromarcia, ha investito una donna". Parla il nipote: la zia è ferita
Tragedia sul lungofiume a Torino: un autobus turistico è finito nel Po sfondando la balaustra. Morto l’autista, estratto dai soccorritori. Alcuni testimoni parlano di una retromarcia incontrollata, forse dovuta a un malore. Una donna e un ragazzo sono rimasti feriti. “Ha preso mia zia e mio cugino, poi è andato giù”, racconta un parente.
L’incidente nel cuore di Torino
Nel pomeriggio di martedì 26 marzo, un autobus turistico è precipitato nel fiume Po nei pressi di piazza Vittorio Veneto, a Torino. Il mezzo si è inabissato dopo aver sfondato la balaustra del lungofiume.
L’autista, su cui hanno fatto a lungo un tentativo di rianimazione (testimoni parlano di circa 20 minuti di massaggio cardiaco), è morto poco dopo il ricovero.
Fonte foto: ANSA
L’autobus, appartenente alla società Di Carlo Tours di Campobasso, era senza passeggeri. Dei pedoni però sono rimasti feriti in modo lieve.
I racconti dei testimoni
A raccontare per primo la scena è Filippo Camedda, titolare del locale Capodoglio, affacciato sul Po. “Ho visto un autobus che correva a velocità folle. Ha urtato la balaustra in pietra, è rimasto in bilico un attimo e poi è caduto nel fiume. Prima, però, ha colpito una signora: solo di striscio, per fortuna non in modo grave”, racconta.
Camedda è uno dei primi a intervenire. “Siamo corsi con un salvagente, poi sono arrivati alcuni ragazzi di un circolo canottieri. Abbiamo lanciato un martello, loro hanno rotto il vetro e tirato fuori l’autista”. Nessun altro passeggero era a bordo, secondo quanto hanno potuto verificare in quei minuti concitati.
Un altro testimone, che si trovava nei pressi con la famiglia, ha visto la scena da molto vicino. E con lui c’era anche la zia, una delle persone travolte: “Eravamo a piedi. L’autobus ci è venuto addosso in retromarcia, ha preso mia zia e mio cugino. Noi altri quattro siamo rimasti illesi, ma mia zia ora è in ospedale con diverse contusioni”.
L’uomo si dice convinto che si sia trattato di un malore improvviso dell’autista: “Non ha nemmeno provato a fermarsi. Ha continuato ad andare indietro, ha sfiorato due piloni del semaforo e poi ha sfondato il muretto. Non andava piano, ha preso tutto in pieno”.
I soccorsi sul posto
Alcuni ragazzi del circolo canottieri Amici del Fiume sono intervenuti prima dei soccorsi ufficiali: hanno raggiunto il mezzo in acqua con un motoscafo e hanno sfondato un vetro per estrarre l’autista.
I vigili del fuoco, le ambulanze e la polizia locale sono arrivati poco dopo. I sommozzatori hanno completato le operazioni di recupero e stanno analizzando le cause dell’incidente. Il traffico è stato bloccato su tutto il ponte.
