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Rivolta dei migranti in Cpr in Albania, in 10 danneggiano il centro di Gjader per protesta

Una decina di migranti presenti nel Cpr di Gjader, in Albania, ha dato vita a tafferugli dopo aver appreso della conferma del rimpatrio

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Momenti di tensione nel Cpr di Gjader, in Albania, dove alcuni migranti hanno danneggiato la struttura. Protagonisti dei disordini circa 10 di migranti sui 40 attualmente presenti nel Cpr. Si tratta di persone raggiunte da un provvedimento di espulsione e che, a quanto pare, avrebbero già precedenti penali.

Disordini nel Cpr per migranti in Albania

I tafferugli sono risalenti a lunedì 14 aprile, quando circa dieci migranti presenti nel Cpr aperto dal governo italiano in Albania hanno appresso della conferma del decreto di espulsione.

A quanto risulta, i migranti avrebbero danneggiato alcuni vetri. Una volta riportata la situazione alla normalità, i protagonisti delle intemperanze sono stati riportati nei rispettivi alloggi.

Rivolta dei migranti in Cpr in Albania, in 10 danneggiano il centro di Gjader per protestaFonte foto: ANSA

L’arrivo dei 40 migranti diretti nel Cpr di Gjader lo scorso 11 aprile

Uno dei migranti è tornato a Bari

All’interno del Cpr di Gjader, in Albania, è presente una struttura detentiva che può ospitare fino a 21 persone, ma non è ancora entrata in funzione.

Al momento la struttura, tornata operativa dopo il decreto del governo della fine di marzo, può ospitare 48 migranti, ma l’obiettivo è di portare la capienza fino a 140. Il Ministero dell’Interno ha fatto sapere che nessuno dei migranti coinvolti nei disordini è in stato di arresto.

Nel frattempo uno dei 40 migranti, un georgiano di 39 anni, è stato riportato nel Cpr di Bari dopo essere stato ritenuto “non idoneo” alla vita “in comunità ristretta”. I 40 migranti erano arrivati nel centro in Albania la scorsa settimana dal Cpr di Restinco, a Brindisi, e sono in attesa di essere rimpatriati nei rispettivi Paesi d’origine che hanno accordi con l’Italia.

Meloni soddisfatta per la proposta Ue sui Paesi sicuri

Secondo quanto riferito da fonti qualificate e riportato dalle agenzie di stampa, alcuni dei migranti coinvolti nei disordini all’interno del Cpr di Gjader, in Albania, avrebbero precedenti penali per reati come violenza sessuale, rapina e furto.

A proposito della vicenda del Cpr albanese e dei rimpatri, nei giorni scorsi la premier Giorgia Meloni aveva espresso soddisfazione per la proposta di lista Ue Paesi sicuri presentata dalla Commissione europea. Questa lista include, tra gli altri, Egitto, Bangladesh e Tunisia. Finora, infatti, i rimpatri di molti migranti arrivati clandestinamente in Italia erano stati bloccati dalla questione legata alla sicurezza dei Paesi d’origine.

Nei giorni scorsi il Cpr di Gjader era tornato al centro delle polemiche dopo le dichiarazioni della parlamentare europea di Avs Ilaria Salis, che aveva parlato di “campi di concentramento”.

migranti-cpr-albania Fonte foto: ANSA
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