Quando Selvaggia Lucarelli parlò dei video su Davide Lacerenza: "Chiama le donne 'cavalle' e consuma cocaina"
Davide Lacerenza raccontato da Selvaggia Lucarelli, il post e l'intervista nel 2020 all'imprenditore dietro la Gintonieria di Milano, arrestato dopo l'inchiesta su un giro di prostituzione e spaccio
Il nome di Davide Lacerenza è finito sui siti di tutti i giornali italiani dopo la notizia dell’arresto in merito a un presunto giro di prostituzione e droga legato al suo locale, la Gintoneria di Davide, a Milano. Nei guai anche l’ex compagna, Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi che in passato era già stata in carcere per altre – note – vicende giudiziarie. Lacerenza, però, non è nuovo all’attenzione mediatica: è stato per esempio intervistato da Giuseppe Cruciani a La Zanzara, così come da Selvaggia Lucarelli, ormai quasi 5 anni fa. Lei stessa aveva sottolineato, in un lungo post su Facebook, le zone d’ombra – per usare un eufemismo – intorno al personaggio: dalle volgarità al consumo di cocaina.
- Il post di Selvaggia Lucarelli nel 2020
- Le ragazze chiamate "cavalle" e i video sul consumo di cocaina
- L'intervista di Selvaggia Lucarelli a Davide Lacerenza
Il post di Selvaggia Lucarelli nel 2020
Il 14 settembre 2020 Selvaggia Lucarelli ha condiviso un lungo post sulla figura di Davide Lacerenza, ex compagno di Stefania Nobile, fresco di pubblicazione de libro Vergine single e milionario con Mondadori, in cui racconta la sua “storia di imprenditore”.
E proprio su questo tema mette l’attenzione Selvaggia Lucarelli: “E allora raccontiamo la sua vita da imprenditore – quella completa, però – perché forse le parti in cui l’imprenditore consuma cocaina, chiama le donne ‘cavalle‘, partecipa a risse ed esibisce un lusso di provenienza quantomeno dubbia, non emergono un granché dalle pagine del capolavoro letterario”.
I dubbi della giornalista sono proprio legati all’ascesa di Lacerenza, che “racconta la storiella del figlio di genitori indigenti che lavorava giovanissimo nell’ortofrutta e invidiava la gente col Porsche. Insomma, la storiella del povero che si riscatta. Il riscatto però passa attraverso tappe interessanti”. Lucarelli svela infatti che “è stato fidanzato e socio, una quindicina di anni fa, di una ex escort coinvolta nel processo Tarantini/Berlusconi. Avevano messo in piedi una società, società che saltò all’aria con strascichi legali. Poi, nel 2006, si fidanza con Stefania Nobile con cui apre lo stesso anno il ristorante La Malmaison”.
Proprio Stefania Nobile, dopo 4 anni di detenzione tra carcere e domiciliari per associazione a delinquere e truffa, “diventa curiosamente una dipendente del ristorante” di Lacerenza, poi “chiuso” dopo essere finito “nel mirino di Iene e Striscia perché dei clienti lamentano di ritrovarsi con un conto da 1000 euro avendo acquistato su internet un coupon da 70 euro. Nel frattempo, Davide, generosissimo, ha un altro bar in cui dà lavoro a Wanna. Le due poi di recente aprono tre locali in Albania (doveva pagarle bene, Lacerenza) e ora sono di nuovo in Italia nella Gintoneria con Lacerenza. Gintoneria che è stata chiusa il 31 agosto per spaccio di droga e assembramento. A luglio due addetti alla sicurezza del locale avevano aggredito un passante. Tra parentesi, uno degli addetti alla sicurezza, Paolo B., ha precedenti per una grave aggressione a un poliziotto. (ah, l’altra Gintoneria di Lacerenza viene distrutta a gennaio da un recente incendio)”.
Le ragazze chiamate “cavalle” e i video sul consumo di cocaina
Il racconto di Selvaggia Lucarelli prosegue con l’analisi dei video di Davide Lacerenza, dove non mancano volgarità dalle inquadrature agli appellativi appiccicati a ragazze giovanissime, che chiama “cavalle“.
Aggiunge racconti di amiche ed ex fidanzate, che restano anonime ma contribuiscono al ritratto di un personaggio che le spaventa, come Stefania Nobile: “Altri mi riferiscono con precisione messaggi vocali in cui Stefania minaccia di andare a casa di qualcuno perché ha le chiavi e di spaccare le ossa. Un’altra mi racconta che Davide era violento“.
E ancora: “Giorni fa è stato presentato un esposto in cui una persona spaventata denuncia le minacce di Stefania Nobile e di un amico di Davide. Insomma, un antico vizio che nelle ultime settimane ha ripreso più vigore. Perchè? Perché su Instagram, a luglio, è stata aperta una pagina anonima in cui vengono pubblicati vari contenuti sulla Nobile e video di Lacerenza, tra gli altri, che assume cocaina“.
L’intervista di Selvaggia Lucarelli a Davide Lacerenza
Selvaggia Lucarelli va oltre il post e intervista, per Tpi, proprio Davide Lacerenza, sempre nel settembre 2020.
Lui, rispondendo alle varie domande, aveva dichiarato che “il mio locale va forte, si vede, con Instagram sono forte, faccio bottiglie incredibili e c’è l’invidia di tutti. Mi arriva un controllo ogni 3-4 giorni, prima o poi qualcosa salta fuori” e che – all’epoca – “non ho denunce da nessuno, che ricordi”.
Sulle presunte risse: “Ma va, giusto con una volta con un nero… Senti se dai un taglio bello all’intervista mi fa anche piacere, così no. Negli anni ‘80 avrò litigato con sanbabilini, ma le risse ai tempi erano normali”.
Rivela che nel 2019 il locale, i due locali della Gintoneria hanno fatturato “due milioni di euro, compreso quello che ha preso fuoco a gennaio (2020, ndr). Non ho licenziato i ragazzi e me li sono portati tutti qui. E faccio gli incassi che facevo di là, anche di più. Hanno tutti stipendi alti. Sono il numero uno in Italia come locale”.
Poi il riferimento alla pagina anonima su Instagram che, dice Lucarelli, “ha pubblicato tuoi video mentre ti droghi e altro non molto edificante”. Risposta: “Non lo so, non vado neanche a vedere. Me l’hanno detto, ma guarda io non ho più nessuno nella vita, mio padre è in una casa di riposo e mia madre è morta, mi diverto, vado in giro col mio Ferrari e ho una ragazza di 20 anni, mi basta questo”.
Sull’accusa di una sua ex, che sarebbe stata picchiata da Lacerenza: “Ma va, F. dice che l’ho picchiata, ma sai quanta gente litiga? Magari lei impazzisce, mi tira i capelli in macchina, poi magari io la strattono per andarmene… una volta avevo una ex che io dovevo chiudermi a chiave in camera perché lei arrivava col coltello e impazziva, quindi sono cose che alle coppie possono succedere. Non sono un violento“.
Sulla chiusura del locale per 10 giorni nei mesi del Covid: “Vabbè perché i clienti non avevano le mascherine”. Lucarelli incalza e dice che è stato chiuso per spaccio. Risposta: “Dicono, ma che ne so, sono notizie così, le prove dove sono? Non so se hanno perquisito delle persone“.
Sono voci che mette in giro la gente”.
