Omicidio di Sharon Verzeni, denunciato il sosia di Johnny Depp: Fabio Delmiglio "si è inventato tutto"
Nel corso delle indagini sull'omicidio di Sharon Verzeni i carabinieri hanno denunciato Fabio Delmiglio, il sosia di Johnny Depp. Ecco perché
Prima la testimonianza, poi il nulla: nel corso delle indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni l’attore noto alle cronache come il sosia di Johnny Depp è stato denunciato. Fabio Delmiglio, questo il suo nome, aveva raccontato di aver incontrato la 33enne pochi giorni prima del delitto e si era messo a disposizione degli inquirenti sostenendo di essere in possesso di informazioni utili. Incalzato dagli investigatori, Delmiglio ha confessato di aver inventato tutto.
- Perché è stato denunciato il sosia di Johnny Depp
- La versione di Fabio Delmiglio
- Le ultime novità sull'omicidio
Perché è stato denunciato il sosia di Johnny Depp
La notizia è resa nota da un comunicato stampa dei carabinieri del comando provinciale di Bergamo. I militari fanno sapere che Fabio Delmiglio è stato denunciato per favoreggiamento personale.
Secondo gli investigatori, infatti, il sedicente sosia dell’attore Johnny Depp si sarebbe inventato tutto. Delmiglio aveva contattato l’arma sostenendo di essere a conoscenza di dettagli su Sharon Verzeni, la 33enne residente a Terno d’Isola e originaria di Bottanuco (Bergamo) uccisa intorno all’1 del mattino del 30 luglio in via Castegnate.
Fonte foto: ANSA
Ai carabinieri Delmiglio ha ammesso che il motivo delle false notizie riferite in caserma era legato alla necessità di un ritorno pubblicitario.
Entrando a gamba tesa nella vicenda come informatore, Delmiglio avrebbe avuto la possibilità di rilasciare interviste, rendendosi popolare.
La versione di Fabio Delmiglio
Fabio Delmiglio, residente a Brembate, aveva riferito agli inquirenti che il 25 luglio si trovava presso il Vanilla, il bar di Brembate in cui Sharon Verzeni lavorava nel servizio ai tavoli. E proprio la 33enne lo avrebbe avvicinato per parlargli.
Tra i due – sempre secondo la versione di Delmiglio – sarebbe nato uno scambio di messaggi sulle più comuni app di messaggistica istantanea, una serie di conversazioni che riguardavano il lavoro. Ciò non era vero, quindi, e per questo Delmiglio è stato denunciato.
Le ultime novità sull’omicidio
Mercoledì 28 agosto l’attività degli investigatori si è concentrata sull’arma del delitto, che non è ancora stata trovata. Per questo motivo i carabinieri stanno passando al setaccio l’intera area interessata dal delitto con il metal detector, perlustrando tombini, siepi e anfratti.
Nel frattempo il sindaco di Terno d’Isola, Gianfranco Sala, ha deciso di chiudere le strade di interesse per le indagini per favorire il lavoro degli investigatori.
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