Leonardo Tano operato al cuore d’urgenza, il figlio di Rocco Siffredi ha rischiato un arresto cardiaco
Leonardo Tano operato al cuore per una pericardite recidivante. Il figlio di Siffredi racconta il ricovero e pausa obbligatoria dallo sport
Leonardo Tano, 25 anni, è stato operato al cuore d’urgenza a causa di una grave recidiva di pericardite. Il figlio di Rocco Siffredi ha raccontato sui social quanto accaduto nelle ultime settimane, ringraziando i medici che gli hanno salvato la vita e spiegando di doversi ora allontanare a lungo dall’attività sportiva.
Intervento al cuore d’urgenza
L’annuncio è arrivato direttamente da Leonardo Tano attraverso delle storie sul social Instagram, in cui ha aggiornato amici e follower sulle sue condizioni di salute. L’ex atleta agonista ha spiegato di essere stato colpito da una grave recidiva di pericardite, che ha portato a un ricovero d’urgenza con un alto rischio di arresto cardiaco.
“La scorsa settimana ho avuto una recidiva importante e improvvisa”, ha scritto. “Sono stato ricoverato d’urgenza in rianimazione per affrontare un intervento”.
Fonte foto: ANSA
Leonardo si è mostrato in una foto dall’ospedale Sacco di Milano, dove è tuttora ricoverato. L’operazione è riuscita, ma ora inizia un lungo percorso di recupero.
La scoperta della malattia
Tano ha raccontato di aver preso una pausa dallo sport già a dicembre 2024, a causa di una crescente fatica psicologica. Solo recentemente ha scoperto di soffrire di pericardite recidivante, una condizione infiammatoria del pericardio che, a quanto pare, lo affliggeva da anni senza essere diagnosticata.
“Lo sport era diventato sempre più faticoso, sentivo di aver perso i miei punti di riferimento”, ha scritto. “La diagnosi è arrivata solo di recente, ma probabilmente convivo con questa malattia da tempo”.
“Mi aspetta una lunga terapia”
Dopo l’intervento, il giovane ingegnere e modello dovrà osservare un periodo di riposo totale. “Mi aspetta una lunga terapia e, forse la parte più difficile per me, uno stop completo dall’attività fisica”, ha detto.
Leonardo ha voluto ringraziare l’intera équipe medica dell’ospedale Sacco e le persone che gli sono rimaste accanto: “Grazie alla dottoressa che mi segue, al cardiochirurgo e al mio angioletto che non mi ha mai lasciato solo”.
