,,

Donald Trump alza i dazi alla Cina, la reazione di Pechino spiega l'ossessione del tycoon per la Groenlandia

Donald Trump, i dazi non spaventano la Cina: Pechino mostra i muscoli e fa sapere che "combatterà fino alla fine" senza arretrare

Pubblicato:

Si fa di giorno in giorno più preoccupante la guerra dei dazi scatenata da Donald Trump. Il presidente americano, nel lanciare l’offensiva commerciale a livello globale, vede nella Cina il cosiddetto bersaglio grosso da colpire. Pechino non sta reagendo come forse il tycoon sperava. A differenza degli altri stati non ha manifestato l’intenzione di negoziare con Washington. Tutt’altro: sta mostrando i muscoli rimarcando che risponderà colpo su colpo alle iniziative di Trump.

Dazi al 104% alla Cina, Donald Trump accusa Pechino: “Ci derubano”

Trump ha descritto la Cina come la nazione più colpevole delle “tariffe che derubano gli Usa da oltre 30 anni”. Non a caso le misure contro Pechino sono quelle più aspre con dazi che al momento possono arrivare al 104%.

Xi Jinping sembra non essere impaurito dalla situazione. Infatti ha dichiarato che risponderà “colpo su colpo” e che il suo Paese è pronto a “combattere fino alla fine”.

Trump guerra commercialeFonte foto: ANSA
Donald Trump

A separare Cina e Usa c’è un surplus commerciale cinese che fa riflettere: 420 miliardi di esportazioni verso gli Usa a fronte di 120 miliardi di importazioni.

Lo scontro segue anni di tentativi degli Stati Uniti di affrontare i presunti abusi commerciali da parte della Cina. È anche il culmine di un decennio o più di peggioramento delle relazioni.

“Paesi come la Cina, che hanno scelto di reagire e cercare di raddoppiare i maltrattamenti ai danni dei lavoratori americani, stanno commettendo un errore”, ha dichiarato martedì la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.

“Il presidente Trump ha una spina dorsale d’acciaio e non si romperà, e l’America non si romperà sotto la sua guida”, ha aggiunto la donna.

I dazi non spaventano la Cina: “Abbiamo mezzi abbondanti”

Pechino sta mostrando una serie di segnali tesi a far credere che può sopravvivere allo scontro commerciale con Washington, per il quale si sta preparando da anni.

Anche nelle scorse ore la Cina ha mostrato i muscoli. Il ministero del Commercio, nel giorno dell’entrata in vigore dei dazi Usa sui beni made in China e nel giorno della diffusione del libro bianco di Pechino sulle relazioni commerciali Cina-Usa, ha ribadito di avere “una ferma volontà e mezzi abbondanti” per adottare contromisure se gli Stati Uniti dovessero intensificare ulteriormente le misure.

L’ossessione di Trump per la Groenlandia e il ruolo della Cina

“Penso che se fossi Xi Jinping in questo momento, starei pensando: ‘Beh, ehi, per quanto riguarda i punti chiave che mi interessano – resilienza tecnologica e autosufficienza – ce la caviamo bene, questi dazi potrebbero non avere un impatto immediato su di noi'”. Così Lily McElwee, ricercatrice associata presso il Center for Strategic and International Studies.

Xi potrebbe credere che la Cina disponga di “strumenti di ritorsione che può imporre, il che sarebbe assai costoso per gli Stati Uniti”, ha aggiunto McElwee, che è anche presidente e CEO del Phoenix Committee on Foreign Relations.

Pechino può anche infliggere altre sanzioni agli Stati Uniti, come il blocco delle licenze di esportazione per i minerali di terre rare, vitali per l’industria tecnologica statunitense. Ed è forse lo spettro di tali sanzioni uno dei motivi per cui Trump potrebbe essere stato così ossessionato dalla ricerca di fonti di approvvigionamento alternative in luoghi come l’Ucraina e la Groenlandia.

Dopo aver visto il grave impatto inflazionistico negli Stati Uniti causato dalle crisi della catena di approvvigionamento durante la pandemia, i cinesi potrebbero scegliere di imporre nuove restrizioni al flusso di merci verso gli Usa. Agli studi legali e commerciali americani potrebbe essere vietato di operare in Cina.

E Pechino potrebbe dare una scossa anche al settore agricolo, limitando l’importazione di soia e sorgo negli Stati Uniti. Qualsiasi misura di questo genere danneggerebbe sia i cinesi sia gli americani, ma dimostrerebbe la capacità di ritorsione di Xi.

donald-trump-dazi-cina Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,