Il cielo regala sempre spettacoli mozzafiato e, a ottobre 2024, è la pioggia di meteore Draconidi ad attirare l’attenzione di astronomi e appassionati di stelle cadenti. In passato, centinaia di questi corpi celesti hanno illuminato il firmamento, ma anche una quantità più modesta garantisce un’esperienza emozionante e che non si deve assolutamente perdere. L’importante è sapere quando e dove posizionarsi per avere la visuale migliore.
Come e quando vedere le stelle cadenti
Anche se sono visibili dal 6 al 10 ottobre 2024, il picco di stelle cadenti è previsto nella notte dell’8. La posizione esatta è vicino alla costellazione del Dragone, in prossimità delle stelle Eltanin e Rastaban, ma è meglio allontanarsi un po’ per poter godere di scie più lunghe e suggestive. Infatti più ci si mantiene vicini, più queste si accorciano e sono difficili da scorgere.
In ogni caso avrà una visuale migliore chi abita nelle regioni dell’emisfero boreale, dove il radiante si alza al suo punto più alto nel cielo notturno; ma varrà la pena alzare gli occhi al cielo anche se ci si trova nella parte nord di quello australe.
Seppur quest’anno sia prevista una pioggia relativamente scarsa, circa cinque meteore all’ora, saranno comunque apprezzabili grazie al fatto che la Luna non sarà molto visibile. Inoltre, queste stelle cadenti sono imprevedibili e le sorprese sono tutt’altro che rare.
Ci sono diverse applicazioni che supportano gli appassionati di stelle cadenti e che permettono di ammirare gli sciami meteorici di ottobre. In questo caso, è sufficiente digitare “Draconidi ottobre”, puntare lo smartphone verso il cielo e farsi guidare dalle indicazioni della bussola virtuale. In questo modo è possibile individuare la posizione esatta del radiante e avere un punto di riferimento certo.
Cos’è lo sciame meteorico delle Draconidi
Le Draconidi, conosciute anche come Giacobinidi, non sono altro che uno sciame meteorico che si può osservare il corrispondenza della costellazione del Dragone. La velocità ridotta permette di ammirarle anche a occhio nudo e senza una particolare attrezzatura.
Dalla Terra, quindi, sarà possibile vedere delle stelle cadenti molto simili a quelle della notte di San Lorenzo, fra il 9 e il 10 agosto di ogni anno. In base alla densità, lo spettacolo sarà più o meno suggestivo: le esperienze pregresse insegnano. Nel 1933 e nel 1946, infatti, è stato possibile scorgere migliaia di meteore all’ora. Lo stesso è accaduto circa cinquanta anni dopo, nel 1985 e poi nel 1998. Gli altri anni non si è stati altrettanto fortunati. Il fatto che siano visibili una volta l’anno e in questo periodo dipende dall’orbita della cometa Giacobini-Zinner che si avvicina a quella terrestre.
Le densità maggiori si sono rilevate gli anni in cui il nostro pianeta seguiva la cometa da distanze ridotte. Se questo non accade, però, la nube ha il tempo di diradarsi e di spostarsi: l’effetto è uno spettacolo notevole, ma meno intenso. Inoltre, le perturbazioni gravitazionali del pianeta Giove provocano, più o meno ogni 12 anni e quindi ogni due rivoluzioni della cometa intorno a Sole, dei cambiamenti nell’orbita del corpo celeste. Ecco perché il percorso risulta diverso ogni volta e influenza lo spettacolo delle Draconidi.