Ormai è innegabile che la plastica sia dannosa per l’ambiente, ma tutti noi possiamo fare qualcosa a riguardo. Prima di tutto, sostituire quando è possibile questo materiale con alternative di carta e di vetro è un buono step da seguire, poiché questi materiali sono biodegradabili e riciclabili, inoltre la loro raccolta differenziata è molto facile da fare. In Italia, ad esempio, il riciclo della carta raggiunge l’85%, e questo materiale può essere riciclato per ben 7 volte. Anche il riciclo del vetro è diffusissimo, al punto che ormai nel nostro paese 7 bottiglie su 10 sono state realizzate con vetro riciclato. Per quanto riguarda, invece, cose come i sacchetti, è sufficiente portare con sé un’alternativa in tessuto, molto comoda in quanto anche riutilizzabile e rispettosa dell’ambiente. Altre alternative green alla plastica sono i biocomposti PHB, che sono ricavati da materie prime naturali fatte di batteri, e che sono molto quotati in veste di imballaggi o nel campo della ricerca biomedica. Si può creare anche una bioplastica biodegradabile con il legno liquido: la lignina lavorata permette, infatti, di ottenere un materiale che si modella facilmente e dotato di grande flessibilità. La plastica può essere anche sostituita dal biofilm ECM, biodegradabile e che si decompone in un periodo che va dai 9 mesi ai 5 anni. Le ricerche scientifiche a favore della scoperta di alternative ecologiche alla plastica sono comunque molto numerose, in vista del raggiungimento di un futuro in cui si coniuga alla praticità il rispetto dell’ambiente.